Océanne Muller d'oro al Rio TQO e una quota per Herbulot (2°) nella carabina da 10 metri



Con la quota già in tasca da sei settimane, Océanne Muller, 21 anni, non aveva molto da dimostrare, tranne che era ancora tra le migliori al mondo nella carabina da 10 metri. Lo ha fatto magistralmente vincendo martedì il Torneo di qualificazione olimpica di Rio de Janeiro, uno degli ultimi grandi eventi della stagione prima dei Giochi di Parigi 2024.

In finale, ha nettamente sconfitto la norvegese Jeanette Hegg Duestad, che l'aveva privata dell'oro domenica nella gara a squadre miste (la francese era associata a Lucas Kryzs) e ha condotto per un po' questa finale, prima di crollare davanti alla consistenza dell'alsaziano (250,4 punti).

Manon Herbulot ha lasciato il segno

Ha vinto anche la scandinava, così come la connazionale Synnoeve Berg, grazie alla costanza e alla compostezza di Manon Herbulot, quasi una debuttante a questo livello e che ha festeggiato il suo diciassettesimo compleanno solo il 30 marzo. La giovane, ben piazzata fin dall'inizio della finale, ha ceduto solo per poco tempo il suo posto sul podio (un solo vantaggio a meno di 10) e aveva disputato fino a quel momento, tra le seniores, solo una Coppa del Mondo al Cairo ( 77, 28 gennaio) e gli Europei, a Gyor (Ungheria, 1 marzo).

Ha quindi vinto, in meno di 24 ore, la sua prima finale, il suo primo podio e una quota per la Francia ai Giochi. Se una quota non è in senso stretto sinonimo di biglietto timbrato, il suo andamento, così vicino alla scadenza, avrà inevitabilmente segnato la mente dei selezionatori.

Nel primo pomeriggio, Lucas Kryzs ha concluso ottavo e ultimo nella finale maschile.



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