Dopo due anni di indagini, il Ministero cinese della Pubblica Sicurezza ha annunciato pesanti sanzioni contro ex nazionali e dirigenti del calcio cinese per scommesse illegali e partite truccate.
43 persone sono state squalificate a vita dalla Federcalcio cinese, tra cui tre ex nazionali cinesi, ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua. La notizia è arrivata poche ore prima della partita di qualificazione alla Coppa del Mondo 2026 tra Cina e Arabia Saudita.
Il nazionale sudcoreano Son Jun-ho, che ha giocato fino al luglio 2023 allo Shandong Taishan, nel campionato cinese, è dal canto suo accusato di aver partecipato a partite truccate e di aver accettato tangenti. Il centrocampista è tornato in Corea del Sud nel marzo 2024 dopo essere stato detenuto in Cina dal maggio 2023. Anche l’ex nazionale cinese Jin Jingdao, che ha giocato anche per lo Shandong Taishan, è nella lista delle persone squalificate a vita.
Coinvolti anche funzionari della Federazione cinese
Anche l’organo di governo del calcio cinese è finito sotto esame: circa una dozzina di alti funzionari della federazione sono già stati licenziati a causa di indagini sulla corruzione.
Ad agosto, un tribunale cinese ha condannato Li Yuyi, ex vicepresidente della federazione, a undici anni di carcere, anche lui per aver ricevuto tangenti.
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