A Hangzhou, Marin Cilic vince il torneo e stabilisce un record diventando il giocatore con il punteggio più basso a vincere il titolo (777esimo)



L’incoronazione di Marin Cilic martedì nella finale dell’ATP 250 a Hangzhou suona come un magnifico atto di rinascita. In due tie-break, sostenuti da un servizio che impiega sempre altrettanto tempo a fornire, ma che resta un’arma formidabile (18 ace e 84% di punti dietro alla prima palla), il 35enne croato ha scritto il massimo un gran finale per la storia di una settimana senza precedenti nella carriera di questo triplo finalista del Grande Slam, incoronato dieci anni fa agli US Open.

Dietro la sua prima palla quindi, ma anche un dritto non incrociato che ha spesso messo in difficoltà il locale in quest’ultima fase, Zhizhen Zhang, battuto 7-6 (5), 7-6 (5), Cilic ha suturato il filo e ha agganciato un 21esimo della carriera titolo, quando sembrava così lontano. Minato da infortuni che gli hanno permesso di giocare solo cinque partite nel circuito principale da gennaio 2023, l’ex numero 3 del mondo ha affrontato le sue difficoltà con pazienza, senza mai perdere la sua incrollabile determinazione e convinzione.

Nel finale il croato non ha tremato, cancellando le uniche due palle break concesse nel primo impegno, per poi giocare sereno e solido per tutto il resto del match. Partendo dal 777esimo posto in questo torneo, Cilic, che sabato compirà 36 anni, è diventato il giocatore con il ranking più basso dell’ATP Tour (dal 1990), sfatando l’australiano Lleyton Hewitt, vincitore ad Adelaide nel 1998 con il pettorale 550. Lunedì Marin Cilic sarà al 212° posto della classifica ATP. Un balzo in avanti monumentale per un giocatore che vuole davvero vivere qualche altro grande momento su un campo da tennis.



Source link

Laisser un commentaire

Votre adresse e-mail ne sera pas publiée. Les champs obligatoires sont indiqués avec *