Buone notizie: la Yamaha è capace per portare un pilota alla Q2. Fabio Quartararo è comunque riuscito a raggiungerlo per la prima volta dal GP di Francia, quasi quattro mesi fa. Brutta notizia: una volta arrivata a questi livelli, la M1 dà ancora troppo poche possibilità di brillare.
Qualificato in quarta fila (10°), posizione che non promette un’impresa, il francese si è poi scontrato con il limite che conosce fin troppo bene: il suo passo è buono, ma non ha possibilità di sorpasso.
“È come il 2022”si è rammaricato il campione del mondo 2021, pensando all’inizio delle difficoltà. All’epoca fu direttamente segnalato il deficit del motore. Questa volta è più il grip che manca. Ciò significa meno velocità in curva e concorrenti che si allontanano in accelerazione. “Non possiamo tentare un attacco, ha descritto Quartararo. Siamo così lontani che è troppo complicato provarci. Inoltre, su questo circuito è difficile sorpassare. »
Il nizzardo è riuscito a guadagnare solo una posizione nello sprint, tagliando il traguardo in 9a posizione. Quanto basta per conquistare un punto, raccolto raro in questa stagione (9 volte in 25 gare), e dare qualche speranza al pilota, soddisfatto del nuovo telaio.
Nel corso della gara Quartararo si è ritrovato a considerare, per un momento, addirittura il 7° posto. “Dimostra che stiamo iniziando a risalire, vuole credere. Davanti a me non ci sono state quattro cadute, c’era solo Marco Bezzecchi che ha commesso un errore. È interessante vedere cosa puoi fare con una bici un po’ più potente e con un po’ più di grip. » Il Gran Premio di domenica mostrerà se ci sono più aperture in una gara da 27 giri.
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