Un semplice dolore della crescita. Questo è quello che ha sofferto Valentin Atangana dall’ottobre 2023 al maggio scorso, con una serie di infortuni (caviglia, ischi, adduttori), che hanno vanificato la sua programmata ascesa, brillante in questo inizio di stagione e attesissima fin dal suo arrivo alla SDR, da 10 anni, proveniente da un club vicino (La Neuvillette-Jamin).
« Non avevo mai avuto un problema fisico prima. Ma a 17-18 anni non necessariamente conosci bene il tuo corpo. » nota il mezzo (19 anni), correttamente supervisionato per non pensarci. In particolare dal padre, Mvondo, ex attaccante della nazionale camerunese. Lui stesso nato a Yaoundé, “Val” confida di fare affidamento “su molto sui suoi consigli e sui suoi video debriefing dopo ogni partita, complementari a quelli svolti con lo staff. »
Il suo allenatore, Luka Elsner, anche lui “figlio di” (il difensore centrale ex jugoslavo e poi sloveno Marko Elsner), sa fino a che punto “lo sguardo, insieme premuroso e critico, di una persona cara competente nell’analisi del gioco e nella conoscenza dell’ambiente” può rivelarsi prezioso. Come rivelato, per il campione d’Europa U17 (2022), gli Europei U19 di quest’estate, dove i Bleuets hanno raggiunto la finale, perso contro la Spagna (0-2, 28 luglio).
« L’allenatore, Bernard Diomède, gli ha dato molta fiducia nominandolo capitano e incoraggiandolo a non aver paura di rischiare nel suo gioco, osserva il figlio dell’agente Pascal Floch (One Team Football). Valentin trasuda una leadership naturale, senza parlare troppo. »
N’Golo Kanté è il suo modello
D’altronde la sua attività sul campo, al posto di guardia dove Elsner lo ha installato e dove ha brillato fin dal primo giorno, si rivela immensa. Come simboleggiato da un numero significativo: ha graffiato undici palloncini contro il PSG (1-1, 21 settembre). « È un recuperatore eccezionale, che possiede una scienza del posizionamento difensivo e dell’esplosione, quasi senza commettere errori, molto rara per la sua età. Inoltre, ha un’eleganza e una qualità tecnica che suggeriscono che non ci sono limiti a ciò che può realizzare se continua a lavorare bene. », stima il tecnico del Marnais.
« L’allenatore mi chiede soprattutto di essere la fonte dell’intensità della mia squadra »
Dotato anche di un’ottima testa nonostante l’altezza media (1,76 m) grazie ad una buona naturale distensione, il diretto interessato, ancora né marcatore né passatore decisivo in 27 presenze in L1 (di cui 14 da titolare), vorrebbe subito » avere statistiche. Ma l’allenatore mi chiede soprattutto di essere la fonte dell’intensità della mia squadra. »
Quindi per questo ha il modello ideale, N’Golo Kanté (33 anni): “Mi ispira davvero, sia come giocatore che con la sua personalità. » Sotto contratto fino al 2026, Atangana è ovviamente già molto popolare. Quelli intorno a lui lo immaginano seguire la traiettoria di un altro centrocampista difensivo della nazionale francese con un profilo simile, Manu Koné (23 anni, 2 presenze), approdato all’AS Roma dopo aver attraversato la Bundesliga (Mönchengladbach).