Adrian Mannarino sarebbe potuto diventare questa settimana, all’ATP 250 di Chengdu, il 12esimo giocatore francese nell’era open a raggiungere il traguardo simbolico dei 300 successi sul circuito. Dovrà aspettare il suo prossimo torneo per unirsi a questa confraternita. Il francese (46esimo al mondo) ha perso domenica nei quarti contro Lorenzo Musetti (19esimo e testa di serie 1), 6-2, 5-7, 6-2.
L’italiano conferma così la sua estrema costanza: è la sesta volta, negli ultimi otto tornei, che raggiunge almeno le semifinali, dopo Stoccarda, Queen’s, Wimbledon, Umago e le Olimpiadi.
Mannarino ha pagato in contanti l’inizio irregolare della partita. Infatti si è portato subito in vantaggio per 4-1, doppio break. Se era più o meno in parità nello scambio, mancava il suo servizio. Nel primo set Musetti ha così ottenuto sette break point. Ne converte due. Il contatore del francese è rimasto a zero.
Musetti, abituato alle semifinali
Più solido nell’impegno, “Manna” ha firmato un secondo set con una prestazione migliore. Si è offerto (invano) tre break point sul 2-1 ma è stato lui a imporre il suo pressing. Un attacco di rovescio lungolinea lo ha riportato al livello, un set ovunque.
L’ultima ripresa si è probabilmente conclusa con una rimonta piuttosto miracolosa di Musetti, che ha sfiorato la linea regalandogli il vantaggio (3-2, break). Il 19esimo al mondo non ha mai mollato il punteggio, ha rotto un secondo tempo e ha concluso con uno shutout. Questo è il secondo anno consecutivo che raggiunge le semifinali a Chengdu.
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