Al Giro di Polonia si discute del test senza auricolari



Originariamente, questo post di un utente anonimo in poi “Finora, per quanto ne so, nessuno è venuto a prendersi cura di lui almeno per un minuto. Se è per la mancanza di radio, divento matto. »

Non ci vorrà altro per accendere le discussioni tra i leader del ciclismo professionista. In serata, Jonathan Vaughters (responsabile del team EF Education-EasyPost) condivide la pubblicazione, Richard Plugge (capo di Visma-Lease a Bike) commenta: “Oggi c’era il caos (Mercoledì)senza le radio. L’UCI non può continuare con questo divieto. Questo trasforma la gara in un’enorme farsa, come quello che abbiamo visto ai Giochi Olimpici in cui i corridori non potevano chiamare le loro auto per ricevere banali aiuti. (in caso di problema meccanico). Speriamo che nessuno sia rimasto ferito troppo gravemente oggi (Mercoledì). »

“Le cuffie creano corridori robotici telecomandati e situazioni di pericolo artificiale”

Sempre su X, David Lappartient, presidente dell’UCI, ha risposto a Plugge: “Ciao Richard, sei stato colto in flagrante nell’atto di diffondere notizie false! Le cadute di oggi (Mercoledì) al Giro di Polonia non hanno nulla a che fare con l’assenza di auricolari e lo sai. I corridori si sono presi cura di loro come al solito. La nostra priorità all’UCI è la sicurezza. Vuoi tenere gli auricolari accesi per dare istruzioni, non per sicurezza. Assumersi la responsabilità! Continuiamo a lavorare insieme! »

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Dopo la serie di cadute di inizio stagione, e soprattutto quella al Giro dei Paesi Baschi di inizio aprile, diversi elementi che potrebbero aggiungere tensione hanno fatto discutere, come i freni a disco, i grandi rapporti di trasmissione, i tachimetri, ecc. ., e radio. “Dobbiamo lasciare a noi le redini della corsa nella foga del momentoha sostenuto in particolare Romain Bardet. Spesso ci troviamo in situazioni di stress estremo per niente. Gli auricolari creano corridori robotici telecomandati e situazioni di pericolo artificiale. »

Ma gli auricolari servono anche per avvisare di alcuni pericoli e per avvisare i direttori sportivi della caduta di un compagno di squadra. Molti si battono soprattutto perché le radio abbiano un unico canale di informazione sulle corse per tutti.

Questo giovedì, durante la quarta tappa, il gruppo correrà come è abituato in Polonia. Venerdì, invece, l’esperimento andrà ancora oltre: nessun corridore avrà diritto agli auricolari, come alle Olimpiadi e ai Mondiali.



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