Al Rally del Cile, un errore di troppo per Sébastien Ogier nella corsa al titolo mondiale?



È laconico “è un peccato” che Sébastien Ogier ha descritto il suo incontro con un terrapieno come un po’ violento, dopo alcuni chilometri percorsi nella terza speciale del Rally del Cile questo venerdì. Perché il francese aveva deciso, come Max Verstappen sabato scorso dopo le qualifiche per la Gran Premio di Singaporedi rimanere in silenzio davanti ai media ufficiali.

All’arrivo delle prime prove speciali, l’otto volte campione del mondo, multa di 30.000 euro sospesa in Grecia per commenti ritenuti lesivi della FIA, si è quindi accontentato di poche parole, tanto per dire che non aveva niente da dire. “Non ho nulla contro di te, ma non ti farò ulteriori commenti durante il fine settimanaha detto all’arrivo di SS4 per spiegare il suo comportamento. Oggi è così. Non è il modo più intelligente di agire, ma è l’unico strumento che abbiamo. »

Non siamo quindi riusciti a conoscere le ragioni che, secondo lui, spiegherebbero il suo errore in questa svolta a destra, a velocità media, che gli è costata circa 1’40, il tempo di cambiare la ruota posteriore sinistra della sua Yaris Rally1 con il suo compagno di squadra. Vincenzo Landais. Non così costoso, detto, vista la violenza dell’impatto con il terrapieno, che avrebbe potuto benissimo distruggere la sospensione.

La cosa è tanto più fastidiosa per il francese in quanto aveva idealmente iniziato questo round sudamericano. All’inseguimento di Thierry Neuville (Hyundai) nel campionato di fine stagione, è stato leader dopo le prime due speciali, mentre il belga, penalizzato dalla posizione di apertura e deciso a non correre rischi, si è ritrovato 9° a 14 « 9 dopo 43 km di rally. “Sarà una gara lunga per noi, questo è certo, ma sto lottando. Non c’è molto altro che possiamo fare.”ha detto il pilota della Hyundai al traguardo della PS3.

Ogier, anche se si è rifatto prendendosi il graffio in due delle tre tappe del secondo giro, non è riuscito quindi a sfruttare il ritardo accumulato dal rivale. Alla fine di questa prima giornata, è 9° e ancora davanti a Neuville, di 3 posizioni e 54 secondi. Il Gapençais, che all’inizio di questo terzultimo rally era a 38 punti da Neuville, avrà quindi difficoltà a raggiungere il belga sabato sera, al momento del primo conto alla rovescia. Dovrà dare il massimo durante la Super Sunday, dove in palio ci sono 12 punti (7 per la classifica di giornata, 5 per la Power Stage). Ma l’operazione per il nono titolo mondiale è iniziata male.

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Tänak senza scrupoli, Fourmaux mal pagato

D’altra parte, Ott Tänak (Hyundai), il più vicino inseguitore di Neuville in campionato con 34 punti di distacco, non ha avuto remore. Senza dimostrarsi il più veloce (nessun graffio in sei speciali), l’estone, che come Ogier ha scelto di tenere la situazione sotto controllo in termini di dichiarazioni post-speciale, è stato il più costante e si è ritrovato leader del rally venerdì sera. Con un margine, però, esiguo su Elfyn Evans (Toyota), che è staccato di soli quattro decimi. Kalle Rovanperä (Toyota), Sami Pajari (Toyota) e Grégoire Munster (Ford M-Sport) completano questa top 5 che si svolge in dieci secondi, molto promettente per il resto del rally.

Adrien Fourmaux (Ford M-Sport), in lotta per il podio dopo quattro speciali, ha perso 1 minuto per il ritardo alla partenza della PS5, a causa di un problema all’alternatore e alla pompa dell’acqua, e ha lasciato andare (8° a 1’01) nonostante il gratta e vinci nell’ultimo piatto speciale della giornata. Esasperante, perché senza questo problema meccanico sarebbe 3°, a 1 secondo dal leader.



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