Un ultimo giro di campo e poi si parte. Contro la North Carolina Courage, nella notte tra domenica e lunedì (alle 2 di notte in Francia), con il suo club San Diego Wave nel campionato femminile americano, Alex Morgan potrà dire il suo addio ufficiale al calcio, tre giorni dopo avere ha annunciato il suo ritiro all’età di 35 anni.
« Questa decisione non è stata facile da prendere, ma all’inizio dell’anno sentivo nel profondo di me che questa sarebbe stata la mia ultima stagione » si giustificò lei, rivelando di sfuggita di essere incinta del suo secondo figlio. Quinto capocannoniere nella storia della selezione americana (123 gol), due volte campione del mondo (2015 e 2019) e campione olimpico a Londra nel 2012, Alex Morgan lascia negli Stati Uniti un’eredità immensa, che si estende anche fuori dal campo nella sua lotta vittoriosa per l’uguaglianza di genere.
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24 titoli collettivi tra cui una tripletta senza precedenti con l’OL
Figura della nazionale americana negli anni 2010 insieme a Carli Lloyd (42 anni) e Megan Rapinoe (39), Alex Morgan ha lanciato la sua carriera internazionale nel 2010 e ha segnato il suo primo gol durante un’amichevole contro la Cina nell’ottobre dello stesso anno. anno (punteggio finale 1-1).
Ha giocato la sua prima finale di Coppa del Mondo l’anno successivo in Germania, perdendo ai rigori contro il Giappone (2-2 ap, 1-3 tab), prima di prendersi la rivincita nel 2015 in Canada contro la stessa squadra (vittoria 5-2). L’attaccante, che all’epoca giocava con il club di Orlando, si è ripetuto durante i Mondiali del 2019, durante i quali ha segnato 5 gol contro la Thailandia nella fase a gironi (vittoria per 13-0), finendo come capocannoniere della competizione a pari merito con Megan Rapinoe (6 gol). Morgan ha realizzato 123 gol e 53 assist in 224 partite con la selezione americana, vincendo anche la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra nel 2012 (vittoria per 2-1 contro il Giappone in finale).
Altrettanto ricca la sua carriera da club, con 60 gol in 12 stagioni trascorse nel campionato americano tra Portland, Orlando e San Diego. Inoltre, non ha esitato a uscire dalla sua zona di comfort venendo a giocare in Europa, incluso un periodo con l’Olympique Lyonnais nel 2017, dove ha vinto un triplete senza precedenti di Coppa-Campionato-Champions League.
All’origine della parità retributiva nella selezione
Nel video pubblicato giovedì, Morgan ha ricordato con emozione il suo percorso con la Nazionale “Le amicizie, il rispetto e il sostegno costante tra noi e gli sforzi costanti per sviluppare lo sport femminile a livello globale”. La nativa della California è stata una delle pioniere nella lotta per i diritti del calcio femminile insieme a Megan Rapinoe, ottenendo in particolare la parità di retribuzione con le sue controparti della squadra nazionale maschile nel 2022.
Le sue posizioni l’hanno proiettata tra le 100 personalità più influenti del pianeta nel 2019, secondo il prestigioso Rivista Time. Ha anche puntato i riflettori sul campionato femminile americano tornando con successo con il San Diego nel 2022, un giovane club formato lo stesso anno.
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