Alexandre Müller dopo l'eliminazione al Masters 1000 di Roma: “Ho ancora un po' di fame”

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Qual è la prima sensazione al termine di questa sconfitta contro Nicolas Jarry (7-5, 6-3)? La frustrazione di non riuscire ad esprimersi completamente o la soddisfazione di un torneo romano riuscito nella sua interezza?
Subito è un po' di frustrazione. Ho dato tutto, ma è vero che a livello di tennis è molto complicato giocare contro questi giocatori. Non riusciamo a mettere a posto tante cose, guardiamo la palla passare quattro volte al servizio e poi, se commettiamo due brutti errori in una partita, lui non è un pittore da dietro, quindi ci rompe e basta. Questo è ciò che è frustrante. Oggi sono ancora un po' insoddisfatto, non riesco proprio ad esprimermi.

Eppure hai provato a variare le posizioni al ritorno?
Sì, ho provato diverse cose, ma ha giocato bene, ha anche servito bene, con parecchi ace (15). Cercherò soprattutto di ricordare gli aspetti positivi. Qualificato agli ottavi di finale del Masters 1000, se qualcuno mi avesse detto dieci giorni fa che avrei fatto quella cosa, avrei firmato subito! La vittoria contro Rublev mi ha dato molta fiduciami ha mostrato che posso battere giocatori molto grandi in tornei molto grandi.

L'orizzonte imminente è piuttosto bello per te, con una wild card al Roland-Garros, un grande pareggio a Wimbledon e sei anche pienamente in corsa per il quarto biglietto francese per le Olimpiadi!
Va molto velocemente! Ero in un periodo un po’ negativo, con i secondi turni nell’ATP 500, i secondi turni nell’ATP 250. E tra dieci giorni, se manteniamo la rotta, tutto può cambiare. I Giochi, se ce la faranno, dovremo continuare a giocare bene così al Roland. È nel profondo della mia mente.

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