Inaugurare uno stadio a tuo nome in vita non è cosa da tutti. Questa però è l’esperienza che Ange Capuozzo vivrà questo sabato sera, a Pont-de-Claix, nell’Isère. Intorno alle 21, l’esterno o terzino dello Stade Toulousain si unirà all’Union Sportive des Deux Ponts, la squadra di rugby della città, per dare il suo nome allo stadio dove iniziò a giocare, circa vent’anni fa.
“Quando il comune di Pont-de-Claix e il club mi hanno proposto questo progetto di rinominare lo stadio a mio nome, ammetto che ero un po’ imbarazzato, ha confidato questo venerdì in una conferenza stampa a Tolosa. Oggi lo sento come un grande onore, per la mia famiglia e per me. »
“Vorrei fare un’ottima partita con il Tolosa per dimostrare che sono degno di questo riconoscimento. »
Il nazionale italiano (25 anni, 19 selezioni) si prepara quindi a vivere un sabato particolarmente impegnativo, visto che qualche ora prima, alle 14.30, sarà sul campo del Montpellier per disputare una partita della Top 14 (3a giornata). con il suo club Stade Toulousain. Ciò significa che non dovrà trattenersi dopo l’incontro per percorrere i 300 km che separano la cittadina dell’Hérault da Pont-de-Claix.
“È limitato, ma passascivolò in un sorriso. Questa giornata sarà magnifica. Sarò ansioso di fare un’ottima partita con il Tolosa per dimostrare che sono degno di questo riconoscimento. Poi il passaggio sarà bellissimo perché avrò l’opportunità di trascorrere dei bei momenti con la mia famiglia, i miei ex allenatori e tutte le persone che conoscevo da piccolo. Non vedo l’ora di provare tutto questo. »
Un tentativo di 100 metri nella finale dei Top 14
Lunedì forse un altro riconoscimento attenderà Capuozzo all’Olympia di Parigi. Invitato al Serata Rugbyil tre quarti del Tolosa è infatti uno dei candidati al premio per la miglior meta della scorsa stagione. È per la sua realizzazione in Finale dei Top 14 contro l’UBB (59-3), azione questa dopo che la sirena è uscita dalla porta del Tolosa, a partita già finita da tempo, che Capuozzo è stato acclamato.
“È un ricordo nella memoria dell’incoronazione, ha osservato questo venerdì. Un momento piuttosto eccezionale. Sono molto felice che questo saggio venga nominato perché premia una magnifica azione collettiva. Anche se sono alla conclusione, non dimentico che si tratta di Peato (Mauva) che taglia per primo la linea avversaria, mentre è ancora praticamente sotto le nostre postazioni. Spero che vinceremo questo premio. Sarebbe un bell’occhiolino per tutta la squadra. »
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