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Arthur Figlio dopo l’abbandono di Hubert Hurkacz al secondo turno di Wimbledon : “Mi sento bene, ho fatto una grande partita. Ovviamente non è il finale che volevo, ma sono felice di essere rimasto nella mia bolla. È un buon amico, sono triste per lui, ma sono felice di vincere e giocare un’altra partita a Wimbledon. Il suo infortunio? Emotivamente non è facile. Pensavo quasi di aver vinto il punto (sul 7-7 al tie-break del quarto set).
Sapevo che se avessi colpito bene, avrei avuto un match point al servizio. Ci vuole il nastro. Vedo che salta a destra, pensavo che saltasse di nuovo a sinistra. Sono un po’ devastato. Guardo Lapo, il mio preparatore atletico, e lui indica Hubi. Vedo che dopo dieci secondi è ancora sdraiato. Cosa ci fa ancora qui? Vado al mio asciugamano, mi giro… Ancora sul pavimento! Sono andato a trovarlo. Soffriva così tanto che non riusciva a camminare. Mi sono detto che sarebbe stato complicato per lui. Ho aspettato dieci minuti, dovevo salvare un set point, cercare di non fare un doppio fallo… Fa caldo! L’ho fatto bene. »
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