Colpito alla caviglia durante la vittoria dei quarti di finale contro Ben Shelton, Arthur Fils ha subito una recidiva del suo infortunio questo martedì nella finale del torneo ATP 500 a Tokyo contro il suo connazionale Ugo Humbert.
Sul punto di arrendersi dopo aver perso il primo set, il 20enne francese ha respinto il dolore e ha trovato un’improbabile ripresa per salvare un match point e vincere finalmente (5-7, 7-6 (6), 6 -3) dopo 3h03 di eroica resistenza.
Prima finale franco-francese dal 2020
In questa prima finale 100% francese dopo quella di Auckland nel 2020 (vittoria di Humbert contro Benoît Paire in tre set), il primo turno avrebbe potuto volgere a vantaggio di Fils, autore del primo break sul 2-2. Ma la sua percentuale di primi palloni, che allora era intorno al 35%, non gli ha permesso di mantenere questo vantaggio. Humbert se ne andò subito, ma era lui che più spesso si trovava in pericolo durante i suoi impegni. Più timido e meno incisivo negli scambi rispetto al suo avversario, se la cava grazie ai suoi 5 ace, al 61% di prime palle e al 77% di successi alle spalle.
Dopo aver salvato due nuovi break point sul 5-5, con un rovescio laser lungo e poi un servizio vincente esterno, è stato proprio il numero 1 francese a fare la differenza sul 6-5, contro il corso della partita una buona qualità di risposta nonostante la percentuale di primi di Fils in aumento (48%), Humbert ha così vinto il primo set (7-5) dopo 1h02 di una partita dominata dalla tensione nervosa dei due che ha privato il pubblico di Tokio di un grande spettacolo.
Abbiamo poi visto il knocker del primo turno di Taylor Fritz fare una smorfia di dolore e uscire zoppicando dal campo. Dopo la pausa, sembrava incapace di muoversi normalmente, ma ha dato il cambio contando esclusivamente sulla velocità delle braccia, con un accenno di successo. Manipolato dal fisioterapista sul 2-1, ha gradualmente riacquistato la mobilità per non mollare la presa. Sotto 4-3, 0-40 al servizio, sembrava sull’orlo del precipizio, ma è uscito dai guai grazie alla sua rabbia e al suo servizio (6 ace nel secondo set). Due armi che gli hanno permesso di restare in vita dopo essere stato a due punti dalla sconfitta nel suo faccia a faccia sul 5-6, precipitando in un inimmaginabile tie-break in avvio di set.
Il cadetto mentale
Impegnati in un corpo a corpo insopportabile, i due si sono poi affrontati colpo su colpo, fino all’attacco troppo goloso di Fils mentre serviva sul 5-5. Straordinaria resistenza in difesa, ha salvato questo primo match point con una meraviglia di passaggi, poi ha spinto due volte Humbert a commettere un errore per prendersi il set. Tutto doveva essere rifatto per il 26enne Messin.
Poi è iniziata un’altra partita. Come nel primo set, è stato Fils a essere il più minaccioso, costringendo l’avversario a salvare due break point in inizio set mentre giocava i suoi giochi di servizio puntandosi alla tempia nei cambi di lato, come a dire che era tutta una questione di mente. Ed è stato infine il più giovane ad allargare il divario al 4-3 approfittando delle approssimazioni dell’avversario. Al servizio del match sul 5-3, il suo braccio non ha tremato quando ha chiuso con due ace. Il più giovane vincitore del torneo di Tokyo dai tempi di Jimmy Arias, 18 anni, nel 1982, Fils si è unito a Jo-Wilfried Tsonga, l’unico francese ad aver vinto il torneo di Tokyo prima di lui nel 2009.
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