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La Francia si è avvicinata il più possibile alla frontiera settentrionale per trovare i suoi coinquilini nel villaggio olimpico di Saint-Denis, dove i Blues occuperanno tre edifici, di cui uno parzialmente. Secondo le nostre informazioni e quelle del quotidiano La seragli atleti francesi condivideranno questo terzo edificio con i loro colleghi belgi.
Il “Team Belgium”, la cui delegazione finale sarà resa nota l'8 luglio, invierà ai Giochi di Parigi tra i 150 ei 165 atleti. “Il COJOP ha invitato alcuni mesi fa i comitati olimpici nazionali a visitare il villaggio e ci è stato offerto di essere nello stesso edificio della Francia, cosa che abbiamo accettatoconferma Matthias Van Baelen, portavoce del Comitato Olimpico e Interfederale Belga (COIB). La dimensione della nostra delegazione corrispondeva bene allo spazio ancora libero in questo grande Tetris che è la collocazione delle varie delegazioni nel villaggio. »
Una lingua spesso comune
Mercoledì pomeriggio, durante il grande raduno “J-100” al Grand Palais Éphémère, nel cuore di Parigi, André-Pierre Goubert, direttore del centro olimpico e sportivo di alto livello del CNOSF, era stato un po' riservato riguardo al soggetto. Gli era semplicemente sfuggito che sarebbe stato il terzo edificio in questione “condiviso con un’altra nazione europea”. La voce puntava sulla delegazione monegasca, solitamente vicina a quella francese. Ma è troppo piccolo per riempire la metà dell'edificio che gli atleti francesi non occuperanno.
Candidato felice, il Belgio ha visto una location perfetta, il settore Étoile, vicino alle zone di ristorazione e allo snodo dei trasporti, sapendo che il 82 edifici, dagli otto ai dieci piani, dal T2 al T6, non sono tutti ugualmente benestanti. La Francia conta su 563 atleti, tre quarti dei quali rimarranno nel villaggio (triatleti e corridori, ad esempio, hanno preferito la propria soluzione).
Le due delegazioni, oltre ad avere spesso un linguaggio comune, condividono anche grandi ambizioni, che non possono che creare un clima favorevole alla performance. Sappiamo che la Francia punta alle prime 5 medaglie. Il Belgio, un po’ più piccolo, punta al suo record storico (a parte gli specialissimi Giochi di Anversa del 1920), con dieci-undici medaglie, guidato dai suoi entusiasti Red Lions di hockey su prato, campioni olimpici in carica, dall’eptatleta Nafissatou Thiam, e da lo spietato trio di ciclisti, Remco Evenepoel, Wout Van Aert e, tra le donne, Lotte Kopecky.
Alcuni francesi non hanno aspettato di creare questo legame quasi naturale, come il mezzofondista Hugo Hay che si allena in Belgio, dove vive il “mago” dei 4 x 400 m, Jacky Borlée, che talvolta si avvale del parere del suo omologo francese Guy Ontanon, attuale allenatore di Jimmy Vicaut.
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