Bottiglie di plastica per gli atleti: COJOP viola la legge AGEC?

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Più di un anno fa, nell’aprile del 2023, Il gruppo ha rivelato l’esistenza di una nota riservata del COJOP: “Modello di distribuzione delle bevande durante i Giochi di Parigi 2024”. In questo documento, realizzato in collaborazione con Coca Cola, uno dei maggiori partner dei Giochi di cui è fornitrice, abbiamo appreso in particolare che “4,9 milioni di bevande verrebbero fornite agli atleti in una bottiglia di plastica monouso” per un “imperativo di salute pubblica”. Secondo il documento, infatti, molti comitati olimpici e federazioni internazionali avrebbero espresso la loro preoccupazione se Parigi 2024 non avesse offerto l’accesso a bottiglie sigillate e individuali che garantissero tutte le condizioni di sicurezza richieste.

L'obiettivo è evitare i rischi del doping mediante l'introduzione di sostanze dopanti all'insaputa degli atleti. Tuttavia, dal 1° gennaio 2021, la legge relativa alla lotta ai rifiuti e all’economia circolare (AGEC) vieta la distribuzione gratuita di bottiglie di plastica negli esercizi aperti al pubblico. La COJOP è quindi direttamente interessata da questa normativa. In questa nota confidenziale è scritto questo “Parigi 2024 chiede quindi l’applicazione dell’eccezione prevista” in un articolo della legge AGEC in vigore dal 25 agosto 2021, secondo il quale “Questa disposizione non si applica (…) quando soddisfa un imperativo di salute pubblica”.

Le associazioni di difesa dell'ambiente resistono

Una richiesta che ha mosso diverse associazioni di difesa ambientale, come Zero Waste France e France Nature Environnement. Fanno parte di un collettivo internazionale di 21 associazioni firmatarie di una lettera inviata il 16 aprile 2024 a Michel Cadot, delegato interministeriale al JOP. “Siamo inoltre consapevoli della resistenza che può esistere alla riduzione delle bottiglie e degli imballaggi di plastica e siamo stati informati delle esenzioni concesse, in contraddizione con la legge AGEC”, possiamo leggere in questa lettera che abbiamo potuto consultare.

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Questo collettivo lo chiede “applicare il divieto di distribuzione gratuita di bottiglie di plastica durante l'evento, anche ad atleti e arbitri”. Lo rivela mercoledì scorso France Nature Environnement in un comunicato stampa“nessun documento ufficiale attesta o giustifica tale esenzione”. E lo ha ricordato “della prevista distribuzione e vendita di 18 milioni di bevande, oltre 10 milioni arriveranno da bottiglie di plastica”.

Così precisato, il COJOP ci ha risposto che, dei 18 milioni di bevande servite in totale, “9,6 milioni (i) saranno destinati ai vari pubblici senza plastica monouso proveniente da fontanelle o bottiglie di vetro a rendere”, “6,2 milioni in bicchieri riutilizzabili e a rendere da bottiglie di plastica riciclata (Chi) verranno trattenuti alla fonte» et “fino a 2,2 milioni di bevande da bottiglie di plastica riciclate per gli atleti”. Una quantità rivista al ribasso rispetto al piano iniziale.

Gli atleti, chi “avranno ciascuno due bottiglie d'acqua al loro arrivo e per i quali saranno presenti fontanelle in ogni tappa del loro viaggio”, potrà, tuttavia, decidere di non bere da queste bottiglie. Le argomentazioni del COJO sono però discutibili, soprattutto quando sostiene che solo le bottiglie di plastica sigillate possono scongiurare il rischio di doping: ad esempio, sono vietate al Roland-Garros dal 2021, e così sarà anche durante il torneo olimpico. . tennis, poiché la FFT si è rifiutata di consentirne la distribuzione ai giocatori. Saranno comunque disponibili durante l'evento di boxe, nello stesso sito olimpico.

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Per quanto riguarda l'esenzione, una fonte vicina alla vicenda ci dice che, “Poiché nel testo attuativo non è specificata l'esatta portata della deroga, nessuna disposizione di legge necessita di una richiesta formale. Quindi tecnicamente non c’è bisogno di fare una richiesta” distribuire bottiglie di plastica monouso agli atleti, in base all’imperativo della salute pubblica.

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