Casper Ruud, dopo la vittoria contro Novak Djokovic a Monte-Carlo: “Potrò dirlo ai miei figli”

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“Come ti senti dopo aver finalmente battuto Novak Djokovic, anche se non sei mai riuscito a strappargli un set in cinque duelli?
È fantastico. È uno dei migliori giocatori di tutti i tempi. Oggi sono riuscito a batterlo. Questo è qualcosa che ricorderò per il resto della mia vita e che potrò raccontare ai miei figli e nipoti quando sarò vecchio. Spero di poterlo affrontare di nuovo. Nessuno sa per quanto tempo intende giocare. È ovvio che sta invecchiando (36 anni), ma è ancora in buona forma fisica e sta giocando un tennis fantastico. Affrontarlo rimane una delle sfide più difficili del nostro sport. Sono molto orgoglioso e felice di averlo superato oggi.

Venerdì hai detto che avresti potuto sognare una tattica durante la notte. È sotto questo aspetto che sei riuscito ad affermarti, secondo te?
Non ne sono sicuro. E' ovvio che quest'anno ho giocato qualche partita in più sulla terra battuta rispetto a lui visto che non giocava su questa superficie dai tempi del Roland-Garros dell'anno scorso. Forse quindi si è avvicinato al torneo un po' più arrugginito, con qualche vantaggio in più alcuni aggiustamenti all'interno della sua squadra. Ci sono molte cose che possono spiegare la mia vittoria di oggi. Nell’ultima partita mi sono detto che avrei dovuto provare ad avanzare, se ne avessi avuto la possibilità. Ha commesso alcuni errori non forzati, fortunatamente per me.

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“Dovrò aspettarmi la migliore versione di Stefanos (Tsitsipas)”

Novak Djokovic non sta avendo un buon inizio di stagione, per i suoi standard. Hai notato differenze nel suo gioco?
Sì un po. Ovviamente Novak è Novak, ma è umano. A volte non sembra, ma è proprio come tutti gli altri. Forse quello che mi ha davvero motivato e aiutato oggi è stato pensare al fatto che lui ha perso una partita a Indian Wells contro Luca Nardi, e che a volte ha dimostrato di essere anche vulnerabile. Non capita spesso nel corso della stagione, ma qualche giorno qua e là è possibile batterlo.

Cosa ti aspetti dalla finale contro Stefanos Tsitsipas?
Una partita difficile. Stefanos è un giocatore fantastico su tutte le superfici, ma sulla terra battuta penso che finora abbia avuto più successi in carriera. Ha vinto qui due volte, quindi è ovvio che sia a suo agio. Penso che viva qui a Monaco, quindi penso che sia una specie di torneo casalingo per lui. Gli ultimi sei, sette, otto mesi non sono stati perfetti per lui, è uscito dalla top 10. Ma sarà sempre un giocatore pericoloso e sembra essere tornato in buona forma. Dovrò aspettarmi la versione migliore di Stefanos. »

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