In un incontro con lezioni sottili, è una delle soddisfazioni. Affermato sulla fascia sinistra, anche Ibrahim Mbaye ha giocato i suoi primi minuti nell’élite con la maglia del PSG, anche se in amichevole. Il 16enne ha avuto un inizio da sogno, aprendo le marcature al 9° minuto di gioco.
Servito in profondità da Marco Asensio, ha ingannato il portiere austriaco con un bel tiro-cross, deviato in passaggio da un difensore. Nato a Trappes (Yvelines), Mbaye è un vero e proprio figlio di casa: dopo aver iniziato a giocare a calcio di club a 5 anni a Guyancourt, ha fatto una deviazione all’FC Versailles prima di approdare al PSG all’età di 10 anni.
Giocatore tonico e con un fisico imponente per la sua età, capace di giocare su entrambe le fasce (mercoledì ha scambiato più volte con Kolo Muani), ha mostrato audacia (passaggio profondo per Kolo Muani, 38esimo) e ha portato movimento. Meno visibile quando il Paris ha cominciato (rapidamente) a soffrire, ha comunque continuato ad essere attivo e ha segnato buoni risultati difensivi (53°).
Prima di lasciare il posto a Bradley Barcola (71esimo). Di fronte a un problema di personale, Luis Enrique ha invitato diversi giovani a completare i suoi undici, con Yoram Zague (18 anni), Naoufel El Hannach (17 anni) poi Joane Gadou (17 anni) all’uscita di Lucas Beraldo.
Ma la presenza di Mbaye non cade dal cielo. Lo staff parigino lo aveva già portato più volte in campo per partecipare agli allenamenti del gruppo professionisti. E, considerato uno dei giocatori più promettenti della sua generazione in termini di formazione, l’idea è quella di fargli firmare il suo primo contratto da professionista.
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