La fiamma dei Giochi, questa volta, si spegne definitivamente. 27 giorni di gare sportive, emozioni e medaglie si sono conclusi domenica con la cerimonia di chiusura dei Giochi Paralimpici allo Stade de France, la celebrazione definitiva in colori (molto) elettronici. Adesso è il momento dei bilanci e dei calcoli. Ci siamo divertiti a sommare le medaglie vinte alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi per stilare una grande classifica estiva.
Se classifichiamo i paesi in base al numero di medaglie d’oro – come avviene nelle classifiche ufficiali – la Cina è, non sorprende, un solido leader. Il suo margine è addirittura colossale: con 134 medaglie d’oro, è ben davanti agli Stati Uniti (76 medaglie d’oro in totale), che hanno un record peggiore durante le Paralimpiadi (3° con 36 medaglie d’oro).
Gran Bretagna e Paesi Bassi hanno chiuso l’estate con il botto. Le loro straordinarie prestazioni durante il “Paras” hanno fruttato loro il terzo e il quarto posto nella classifica totale. La Francia, dal canto suo, si attesta al settimo posto, mentre era quinta dopo le Olimpiadi, e può rimpiangere la sua bassa proporzione dell’oro rispetto agli altri due metalli (35 titoli, 54 medaglie d’argento e 50 di bronzo). Sarebbero bastati altri due titoli per risalire di due posizioni.
Ucraina e Brasile chiudono bene
Se alcune nazioni mostrano risultati molto regolari tra il mondo olimpico e quello paralimpico, come il Canada e l’Uzbekistan, altre, con risultati più contrastanti tra le persone normodotate, hanno approfittato della seconda puntata dei Giochi per accaparrarsi posti. Come l’Ucraina o il Brasile che, con un guadagno di quindici posizioni alle Paralimpiadi, sono entrati nella top 10 finale.
Vediamo, tuttavia, la tendenza opposta per una manciata di casi. I Paesi scandinavi, ad esempio, hanno subito un calo nel medagliere tra le due avventure parigine. La Svezia, sedicesima dopo le Olimpiadi con 11 medaglie di cui 4 d’oro, è scesa al 72° posto alle Paralimpiadi (3 medaglie e nessun titolo). I neozelandesi, i sudcoreani e i keniani stanno seguendo la stessa direzione. Per la delegazione francese la soddisfazione c’è: alle Olimpiadi e Paralimpiadivengono controllati i rispettivi obiettivi dei primi 5 e dei primi 8.
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