Non c’è stata alcuna interruzione in questa partita. Letteralmente. Domenica Novak Djokovic ha vinto Oro olimpico sulla terra battuta del Roland-Garrosl’unico titolo che mancava al suo immenso record, a meno di due mesi dal suo ritiro dai quarti di finale della Porte d’Auteuil.
Di fronte al suo ormai miglior rivale, lo spagnolo Carlos Alcaraz, il serbo ha vinto con stile in due set molto combattuti vinti al tie-break (7-6 (3), 7-6 (2)). La corsa quasi alla fine di “Nole”, a cui basta un titolo Slam (24) per superare Margaret Court nel pantheon dei record. Alla fine della partita, Djokovic non ha nascosto le sue emozioni e ha iniziato a piangere, tremando, appoggiando il ginocchio a terra e poi nascondendo le lacrime, con la testa nell’asciugamano.
“È innanzitutto per il mio Paese, per la Serbiaha poi dichiarato Djokovic al microfono di Eurosport. Ho fatto sacrifici fisici e familiari per vincere l’oro, e alla fine ce l’ho fatta. È stata una lotta incredibile e dovevo produrre il mio miglior tennis. Era normale che la partita finisse con due tie-break. Ho messo tutto il mio cuore, tutta la mia anima, tutto quello che avevo per ottenere l’oro.ha aggiunto il numero 2 del mondo. “Questa sconfitta fa molto male”dal canto suo ha ammesso il 21enne spagnolo, anche lui molto commosso.
Novak Djokovic si unisce ad Andre Agassi, Rafael Nadal, Serena Williams e Steffi Graf, vincitori di tutti i tornei del Grande Slam e dei Giochi Olimpici.
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