La Cina ha svelato piani ambiziosi per la costruzione di una base lunare permanente entro il 2050. Questo progetto, realizzato in collaborazione con la Russia, segna una nuova tappa nella corsa alla conquista del nostro satellite naturale.
Una stazione lunare in due fasi
Frutto della cooperazione sino-russa, verrà costruita la Stazione Internazionale di Ricerca Lunare (ILRS). due fasi distinte. La prima fase, che dovrebbe essere completata intorno al 2035si concentrerà sulla creazione di una base di partenza vicino al Polo Sud lunare. Questa regione è stata scelta per questo la presenza di acqua ghiacciatauna risorsa preziosa per la futura esplorazione dello spazio.
La seconda fase, più ambiziosa, punterà a creare un vero e proprio rete di stazioni lunari interconnesse. Una stazione orbitale lunare fungerà da hub, mentre verranno stabilite basi al Polo Sud, all’equatore lunare e al lato nascosto della Luna. Questa rete permetterà poi di esplorare vaste aree del nostro satellite naturale e di effettuare ricerca scientifica approfondita.
Per alimentare questa base lunare, ingegneri cinesi stanno considerando usare a combinazione di fonti di energia solare, nucleare e radioisotopica. Verranno realizzate reti di comunicazione efficienti per garantire i collegamenti tra la Terra e la Luna e tra le diverse stazioni lunari. Verrà inoltre sviluppata una flotta di veicoli lunari, che va dai rover pilotati a distanza ai veicoli pressurizzati che possono ospitare gli astronauti.
La Cina ha invitato anche altri paesi a partecipare al suo progetto. Recentemente, il Senegal è diventato il tredicesimo paese ad aderire all’ILRS. Questa cooperazione internazionale è essenziale per condividere i costi e i rischi dell’esplorazione spaziale e per promuovere la pace e la cooperazione tra le nazioni.
Un trampolino di lancio per Marte
La costruzione di una base lunare rappresenta anche un passo cruciale nella prospettiva del futura esplorazione umana di Marte. In effetti, la Luna offre un ambiente unico che lo consente testare e sviluppare tecnologie e procedure necessari per tali missioni. La bassa gravità lunare, simile a quella del Pianeta Rosso, permette inoltre di studiarne gli effetti a lungo termine sul corpo umano e di sviluppare adeguate contromisure. Inoltre, l’assenza di atmosfera sulla Luna offre un ambiente vicino a quello di Marte, che permette di testare sistemi di protezione contro le radiazioni cosmiche.
Un altro grande vantaggio della Luna risiede nel IL presenza di risorse in situcompresa l’acqua ghiacciata ai poli. Questa scoperta è quindi un vero vantaggio per i futuri esploratori dello spazio. Questo perché l’acqua può essere scomposta in idrogeno e ossigeno per fornire prezioso carburante ai razzi e l’ossigeno necessario per la respirazione degli astronauti. Inoltre, l’acqua può essere utilizzata per produrre acqua potabile, essenziale per garantire la sopravvivenza di una base lunare. Sfruttando queste risorse in loco, le missioni spaziali diventeranno più autonome e meno dipendenti dalla Terra.
La costruzione di una base lunare è quindi molto più di un semplice obiettivo esplorativo. Si tratta di un passo essenziale per sviluppare le tecnologie e le competenze necessarie per l’esplorazione spaziale sostenibile.
Ricordiamo infine che la Cina non è l’unica nazione ad avere ambizioni lunari. Con loro programma Artemideanche gli Stati Uniti puntano a rimandare gli uomini sulla Luna entro la fine del decennio. Questa competizione tra le maggiori potenze spaziali dovrebbe quindi accelerare lo sviluppo di nuove tecnologie e promuovere l’esplorazione del nostro Sistema Solare.