Ovviamente, dopo cinque giorni di gara tanto intensi quanto stressanti, sabato sera per i Blues i nervi hanno finalmente ceduto. Senza essere indegni, gli spadaccini francesi hanno ceduto al termine del match contro la Thailandia (40-45), lasciandosi sfuggire la medaglia di bronzo.
Le lacrime del clan francese riflettono la frustrazione di aver chiuso le porte del Grand Palais solo con una medaglia di bronzo, strappata giovedì sera dai fiorettisti. Un copia e incolla dei risultati di Tokio che, tre anni dopo e nonostante i buoni risultati ottenuti alle Olimpiadi, non hanno soddisfatto le aspettative.
“Non era il risultato attesoriconosce Sébastien, manager della squadra francese. Forse eravamo un po’ troppo ambiziosi nel sperare di arrivare a sei medaglie, ma è così che volevo questa squadra francese. Sì, abbiamo lasciato Tokyo con una sola medaglia di bronzo, ma non è stata la stessa cosa. Non c’erano stati tanti posti d’onore, per esempio non avevamo tiratori. Il processo di selezione è stato molto interessante con diverse medaglie europee e mondiali. È una delusione, i risultati non sono buoni, non arriviamo mai ai Giochi per avere una sola medaglia. Ma avremmo potuto finire anche con zero medaglie, quindi dobbiamo accontentarci. »
“Brianna Vidé ha illuminato il Grand Palais e mi fa male il cuore vederla partire senza una medaglia dopo aver compiuto così tante imprese durante la settimana”
Se l’assenza di una medaglia da parte femminile non è illogica, dato che il collettivo ha appena due anni, è soprattutto nelle gare individuali che gli azzurri hanno saltato la settimana al Grand Palais. Attesissimo per la sua ultima competizione, Maxime Valet, numero 2 del mondo di sciabola e fioretto, non è riuscito a salire su un podio individuale per partire al comando e quando arriva il momento di fare i conti, queste scarse prestazioni costano caro.
Per quanto riguarda le buone notizie, perché ce n’erano tutte uguali, Brianna Vidé (24 anni) ha rotto lo schermo ai suoi primi Giochi e avrebbe meritato di meglio. “Ha illuminato il Grand Palais e mi fa male il cuore vederla partire senza una medaglia dopo aver compiuto così tante imprese durante la settimanaammette Barrois. È ancora giovane, non può fermarsi lì, è una ragazzina che si ritrova sulle passerelle di Los Angeles, in tutte e tre le armi. »
Modifiche strutturali da apportare per il 2028
Una volta che la pressione si sarà calmata, sarà già giunto il momento di intraprendere una nuova Olimpiade, con una nuova politica auspicata per i Giochi del 2028. “Dovremo continuare a migliorare i nostri giovani, penso che dobbiamo passare alla formazione quotidianaspiega Barrois. Abbiamo recuperato parte del nostro deficit ma se la Cina domina così tanto è perché si allena tutti i giorni. Certamente non abbiamo questa cultura in Francia ma il nostro desiderio è aprire una struttura formativa per permettere ai giovani di poter avere quotidianamente allenamenti fisici e tecnici, approfondimenti e insegnare loro ciò che è di altissimo livello. »
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