cosa cambierà con il conteggio del tempo di parola

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Da questo lunedì 15 aprile Arcom chiede alla maggior parte dei canali televisivi e radiofonici di rispettare un “principio di equità” per riflettere la rappresentatività delle diverse liste alle elezioni europee.

Potresti non notarlo, ma il panorama audiovisivo potrebbe cambiare leggermente nei prossimi giorni. Lunedì 15 aprile avrà inizio il conteggio del tempo di parola dei candidati Elezioni europeeprevisto per il 9 giugno in Francia.

Di conseguenza, i principali canali televisivi (tra cui BFMTV, ndr) e radiofonici sono chiamati a rispettare un « principio di equità » tra le diverse liste, secondo un quadro fissato dall'Autorità di regolazione per le comunicazioni audiovisive e digitali (Arcom).

BFMTV.com fa il punto.

• Cos'è il tempo di parola?

Il tempo di parola rappresenta l'insieme degli interventi dei candidati e dei loro sostenitori, siano essi esponenti politici o meno. Viene conteggiato anche il sostegno di editorialisti, ascoltatori, attivisti o anche semplici elettori. Lo stesso vale per quelle espresse da “cittadini di Paesi membri dell'Unione Europea diversi dalla Francia”, come sottolinea Arcom.

Il tempo di parola va distinto dal tempo di trasmissione, che comprende anche altri elementi come relazioni o analisi dedicate a un candidato.

• Su cosa si basa il giusto tempo di parola?

Per rispettare una certa equità, Arcom chiede ai media di tenere conto della “rappresentatività delle liste di candidati”.

L'autorità lo misura secondo diversi criteri. Innanzitutto i risultati ottenuti nelle ultime elezioni europee e negli ultimi scrutini, come le elezioni presidenziali e legislative del 2022. Poi, le “indicazioni dei sondaggi d’opinione”. E infine il contributo per “facilitare il dibattito elettorale” con, ad esempio, incontri pubblici o viaggi.

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• Fino a quando si applicano queste regole?

Le regole di Arcom si applicheranno per otto settimane, da lunedì 15 aprile fino a venerdì 7 giugno a mezzanotte. I media (web e stampa scritta compresa) dovranno poi rispettare un periodo di riserva fino ai primi risultati del voto di domenica 9 giugno alle 20.00.

• Quali media sono interessati?

In totale, sono interessati 27 media audiovisivi. Tra questi ci sono 17 canali televisivi, tra cui BFMTV, RMC Découverte e RMC Story. Sono inoltre presenti TF1, France 2, France 3 (programma nazionale), France 5, Canal + (programma in chiaro), M6, C8, TMC, CNews, France Info TV, Euronews, France 24 e TV5-Monde (per i propri programmi). contato.

Per quanto riguarda le stazioni radio, RMC e BFM Business devono seguire le regole Arcom proprio come France Inter, France Info, France Culture, RTL, Europe 1, Radio Classique, Sud Radio e Radio France Internationale.

Inoltre, grandi piattaforme online come

A questi attori digitali viene chiesto di « dimostrare una maggiore trasparenza sulle decisioni di moderazione dei contenuti », di « evidenziare le informazioni provenienti da fonti ufficiali sul processo elettorale » o anche di « identificare chiaramente gli annunci pubblicitari di natura politica ».

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