Cosa ricordare della prima serata delle finali della Diamond League di Bruxelles



Nonostante il clima autunnale, con 13 gradi sul termometro a inizio serata e dopo una giornata piovosa, la prima sessione delle finali della Diamond League ha comunque regalato dei grandi duelli, delle belle prestazioni e qualche sorpresa. Nei 100 metri, ad esempio, non ci aspettavamo Sha’Carri Richardson così lontano. L’americano, già fuori dal giro vittoria alle Olimpiadi di Parigi 2024ha concluso 8° in 11″23. La vittoria è andata al campione olimpico in carica, Julien Alfredche non ha rinunciato a nulla da battere, in 10″88 (+ 0,2 m/s) la britannica Dina Asher Smith (10″92). Marie-Josée Ta Lou-Smith si è classificata al 3° posto in 11.05.

Nessuna sorpresa dalla parte del polo, dove Armand Duplantis si è tolto i pantaloni da jogging e il piumino solo per tre salti, a 5,62 m, 5,92 me 6,11 m. Ha poi messo via i bastoncini e non ha provato a migliorare il suo record del mondo (attualmente a 6,26 m). Emmanouil Karalis (2°), Ben Broeders e Sam Kendricks (3°) hanno superato tutti 5,82 m. Thibaut Collet si è fermato a 5,62 m, chiudendo 5°.

Lamote 4° negli 800m per un millesimo di secondo

Rénelle Lamote è arrivata vicinissima al primo podio stagionale in Diamond League, negli 800 m. Dopo i primi 400 metri complicati, in cui ha cercato il suo posto, intrappolata nelle ultime file del gruppo, la quinta alle Olimpiadi di Parigi ha iniziato una formidabile rimonta. Ancora ottava ai 200 m dal traguardo, è arrivata a morire al 4° posto, staccata di un millesimo al fotofinish, dalla giamaicana Natoya Goule-Toppin (entrambe 1’58 »94). La gara è stata vinta da un’imperiale Mary Moraa, in 1’56 »56, il suo miglior tempo stagionale.

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Oltre i 1500 m, il norvegese Jakob Ingebrigtsen ha vinto con autorità anche lui in 3’30″37, precedendo il keniano Timothy Cheruiyot (3’30″93) e il campione olimpico Cole Hocker (3’30″94). Il francese Azeddine Habz è arrivato 4° in 3’31″97.

Prima sconfitta per El Bakkali in tre stagioni

Imbattuto da 14 gare (solo finali) dal 18 settembre 2021, il marocchino Soufiane El Bakkali ha visto la sua incredibile serie volgere al termine. Il due volte campione olimpico e mondiale dei 3000 siepi è stato battuto dal keniano Amos Serem (22 anni), con costanza (8’06″90 contro 8’08″60).

Nei 100 metri, assente Noah Lyles, che ha fermato la sua stagione, il giamaicano Ackem Blake è un membro della famiglia Blake. ha vinto i 100 m in 9.93 (+ 0.1 m/s) davanti allo statunitense Christian Coleman, partito bene (10.00), e Fred Kerley (10.01).

C’è stata infatti una vittoria francese in Belgio questo venerdì sera. Quello di Sasha Zhoya nei 110 metri ostacoli. Il semifinalista dei Giochi di Parigi ha realizzato un finale di gara mozzafiato vincendo in 13 »16 (vento + 0,4 m/s) in assenza del campione olimpico Grant Holloway.

Le sorprese di Dobson, Denny e Gayle

Tra le altre prestigiose finali della serata, Matthew Hudson-Smith non ha concluso i suoi 400m, fermandosi nel primo rettilineo. Gli inglesi Carlo Dobson ha vinto in 44”49, precedendo Kirani James (44”63). Non a caso l’americana Valarie Allman ha vinto il disco (68,47 m), mentre tra gli uomini l’australiano Matteo Denny sconvolto l’ordine stabilito. Il lanciatore ha vinto con 69,96 m, battendo sia il suo record, quello del meeting che quello dell’Australia, e precedendo il lituano primatista mondiale Mykolas Alekna (68,86 m).

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Alla fine anche il favorito Miltiadis Tentoglou venne battuto. Il greco è arrivato 3° con 8,15 m (+ 0,2 m/s), il suo 6° e unico salto oltre gli 8 metri in questa competizione. E’ il giamaicano Il Tajay Gayle che ha fatto il gradino più alto con 8,28 m (+ 0,4 m/s).

In peso, il canadese Sara Mitton ha dominato l’americano Chase Jackson con 20,25 m (rispetto a 19,90 m). Il campione olimpico tedesco Yemisi Ogunleye è arrivato 3° (19,72 m). Tripletta etiope sui 5000 m, vinta da Berihu Aregawi (12″43″66) davanti a Hagos Gebrhiwet (12’44″25). Yaroslava Mahuchikh ha salvato gran parte dell’altezza con 1,97 m, come l’australiano Nicola Olyslagers, ma senza alcun cedimento. Infine, la cubana Leyanis Perez Hernandez ha vinto il salto triplo con 14,37 m (-0,1 m/s).



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