Cosa rischia Medhi Benatia, ascoltato mercoledì dalla commissione disciplinare della LFP?



Per essere sicuro di essere ascoltato correttamente, Medhi Benatia ci ha provato due volte. Durante OL-OM (2-3)il 22 settembre, il consigliere del presidente del Marsiglia Pablo Longoria ha ruttato per la prima volta, nel corridoio dello stadio Groupama, contro Benoît Bastien, l’arbitro della partita che aveva espulso Leonardo Balerdi dopo cinque minuti di gioco dopo due cartellini gialli consecutivi. “C’è stato un errore di Lacazette all’inizio, – ha urlato l’ex difensore del Bayern Monaco. Due falli di Balerdi e gli dai un cartellino rosso. Inizia a rispettarci. Non prendere le persone per idiote. ».

Prima di rifarlo, a volto chiuso, al microfono di DAZN al termine della partita: “Non mi sorprende, quando ho visto che Bastien era l’arbitro della partita, non sono stato bravo. L’anno scorso era già uguale, basta guardare le immagini. Non è normale, è tanto. » Parole “cospiratori” cosa che gli è valsa il deferimento al comitato disciplinare della LFP da parte del Consiglio Etico Nazionale. Ma anche un rapporto arbitrale trasmesso all’organo disciplinare.

Per tutto il suo lavoro Benatia, che parlerà in videoconferenza, rischia circa 4-5 partite di squalifica. Soprattutto per la sua carica post partita, fredda, quando l’OM aveva appena vinto. Il suo atteggiamento sarà importante per evitare di ricevere una pena ancora più pesante. L’allenatore del Brest Éric Roy, ad esempio, Tre partite sospese per la sua espulsione, sempre il 22 settembre, durante la vittoria della sua squadra (2-0) contro il Tolosa, dove aveva attaccato l’arbitraggio francese.

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Come regola generale, per un allenatore numero 1, la commissione disciplinare della Lega si limita a due partite in questo tipo di circostanze. Ma Roy è stato giudicato molto impenitente durante l’udienza della scorsa settimana, il che non ha incoraggiato i suoi giudici a mostrare clemenza. Benatia (mandato in prima linea dalla sua dirigenza nell’intervallo) intende mantenere un basso profilo, spiegando che i suoi commenti non erano né offensivi né complottisti. E soprattutto ha voluto sottolineare l’accumulo di decisioni arbitrali sfavorevoli all’OM dall’inizio della stagione.



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