Recentemente, gli scienziati hanno fatto un importante passo avanti analizzando i campioni raccolti dalla missione lunare cinese Chang’e 6. Ciò ha permesso di raccogliere per la prima volta materiali dal lato nascosto della Luna. Gli studi iniziali rivelano differenze significative rispetto ai campioni raccolti sul lato visibile.
Una missione audace
IL missione Chang’e 6lanciato dalla Cina nel maggio 2023, rappresenta una pietra miliare nell’esplorazione lunare. Progettata per essere una delle missioni più ambiziose della serie Chang’e, mirava a riportare indietro campioni del a faccia in giù della Luna, un territorio ancora in gran parte inesplorato.
Fin dal suo lancio, è stato progettato per eseguire una serie di operazioni complesse. Il lander, una volta arrivato a destinazione, è stato utilizzato per perforare e raccogliere campioni in un’area chiamata Apollo Crater, nota per le sue caratteristiche geologiche uniche. Offre un potenziale scientifico significativo dato che si trova in un’area potenzialmente contenente materiali antichi che ci permetterebbero di conoscere meglio la storia della Luna.
Dopo aver raccolto i campioni, il lander li ha riportati con successo nell’orbita lunare. A questo punto è subentrato un veicolo elevatore, appositamente progettato per questa missione. Ha trasferito con cura i campioni su un veicolo spaziale in attesa in orbita. Questa operazione richiede estrema precisione per evitare qualsiasi contaminazione e garantire l’integrità dei campioni.
Il viaggio di ritorno sulla Terra è stato altrettanto complesso. Alla fine di giugno, dopo un viaggio di successo nello spazio, il modulo di rientro è atterrato sul nostro pianeta, quasi consegnando 1 935 grammi materiali lunari. Questi campioni sono stati poi trasportati in strutture di ricerca appositamente progettate per la loro analisi.
Un’analisi rivelatrice
UN studio recentemente pubblicato ha fornito un primo sguardo a questi campioni. Guidata dal ricercatore Li Chunlai e dal suo team, l’analisi si è concentrata sui materiali raccolti da un escavatore robotizzato. I risultati sono sorprendenti. Secondo i ricercatori, i campioni provenienti dal lato nascosto avrebbero infatti un densità inferiore e struttura più porosa rispetto a quelli raccolti durante la missione Chang’e 5 nel 2020 sul lato visibile della Luna.
Questi risultati suggeriscono che i campioni del lato lontano contengono più particelle leggere, come feldspato e vetro, indicando una diversa composizione geologica. Questo fenomeno potrebbe essere il risultato di impatti di asteroidi che hanno scagliato materiale proveniente da altre regioni verso il sito di campionamento.
Un’altra osservazione importante riguarda il caratteristico KREEP roccioso. È l’acronimo di rocce ricche di potassio, terre rare e fosforo. I ricercatori hanno notato che questi campioni hanno una concentrazione di KREEP inferiore rispetto a quelli presenti sul lato visibile. Questa differenza potrebbe spiegare le variazioni geologiche tra i due lati della Luna.
Questo è ovviamente solo l’inizio. In futuro, i campioni di Chang’e 6 saranno messi a disposizione di altri ricercatori cinesi per analisi approfondite. Inoltre, gli scienziati internazionali avranno la possibilità di richiedere campioni dopo un periodo di due anni.
- Roger Federer reagisce all’annuncio del ritiro di Rafael Nadal - octobre 10, 2024
- Sei Young Kim al comando della Buick LPGA Shanghai, Celine Boutier seconda - octobre 10, 2024
- “Mi ascolterete meno” (Tolone) - octobre 10, 2024