Cyréna Samba-Mayela torna a Losanna, Grant Holloway battuto



Cyréna Samba-Mayela alla fine non è riuscita a “approfittare della sua forma attuale” come sperava prima dell’incontro di Losanna di giovedì sera, il primo dopo la sua medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Parigi. Nei 100 metri gli ostacoli hanno una densità vicina a quello delle Olimpiadi di Parigi 2024nonostante l’assenza del campione olimpico Masai Russell, la francese è apparsa ben lontana dal suo miglior livello. Unica medagliata della squadra francese di atletica ai Giochi, la campionessa europea ha fatto una buona partenza ed è stata subito alle calcagna della futura vincitrice Jasmine Camacho-Quinn (12 »35, -0.9 m/s ) fino al 3° ostacolo prima di gradualmente perde terreno e chiude al 7° posto in 12 »69.

“Non avevo sentimenti folliha spiegato. È un po’ difficile correre senza un obiettivo chiaro ora che i Giochi sono finiti. Corro principalmente per divertirmi e per lavorare su certe cose. Dovresti sapere che dopo un obiettivo come i giochi, puoi essere nervosamente stanco. Potrebbe volerci del tempo. Ma ho comunque fatto buoni allenamenti. Vedremo come andrà il resto della stagione. »

Wanyonyi ancora avanti, Tual ancora sanguinante

Negli 800 m, Emmanuel Wanyonyi ancora una volta non si è allontanato dal record del mondo di David Rudisha (1’40 »91 nel 2012). Il keniano, che si è lasciato fare dal vice campione olimpico Marco Arop – quest’ultimo si è lasciato trasportare a 350 m dalla linea volendo superare dall’esterno la lepre Ludovic Le Meur in corsia 2 – ha poi attaccato sul rettilineo opposto chiudendo in vantaggio. 1’41 »11, eguagliando Wilson Kipketer, secondo interprete della storia fino a quel momento. Dietro di lui, Arop, ha rotto ancora una volta il 1’42 » (1’41 »72), mentre il francese Gabriel Tual, 6° a Parigi, ha colto il terzo posto in 1’42 »30, siglando questa volta un 4° tempo. stagione sotto l’ex record francese di Pierre-Ambroise Bosse Italiano:

“Penso che tatticamente parlando ho corso bene. Il momento è ancora buono. Poi forse non ho le gambe per giocare sulle basi del record del mondo. »

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“Sapevamo che si basava sul record del mondoha spiegato il francese. Quindi da quel momento in poi sapevamo che sarebbe stato veloce e che ci sarebbero stati danni. Non mi sono lasciato prendere troppo dal panico, non sono andato via come un pazzo. Penso che tatticamente parlando ho corso bene. Il momento è ancora buono. Poi forse non ho le gambe per giocarmi sulle basi del record del mondo, ma dall’anno scorso mi sono confermato un lavoro pazzesco e di questo vado fiero. Poi la stagione comincia ad allungarsi, quindi mi accontento di ciò che mi resta per rimettermi in forma. Non ce ne sono molti, ma non è male. »

Lamote 5°, come alle Olimpiadi di Parigi

Tra le donne, mentre la neo campionessa olimpica Keely Hodgkinson ha concluso la sua stagione per infortunio, è stata la keniana Mary Moraa a imporsi in 1’57 »91. In una gara molto movimentata, la francese Rénelle Lamote si è classificata quinta (1’59 »13), la stessa posizione della finale olimpica.

Holloway picchiato

Lanciato su una serie di 18 successi consecutivi quest’anno (60 m ostacoli e serie di campionato incluse), Grant Holloway ha perso contro il giamaicano Rasheed Broadbell (13 »10 contro 13 »14, -0.1 m/s). Tutto fresco Campione olimpico dei 110 metri ostacoli non veniva battuto sulla distanza dalla finale della Diamond League di un anno fa a Eugene. Da parte francese, Sasha Zhoya non è mai riuscita a inserirsi nella lotta in questa gara di altissimo livello, conquistando il 7° posto in 13 »37.

Ingebrigtsen mette le cose in chiaro

Mentre ripete in tutta l’intervista che una carriera è un insieme di gare e non solo il risultato di un giorno, Jakob Ingebrigtsen ha ripreso il controllo dei 1.500 metri mondiali. In una corsa in cui le lepri avevano la missione di portarlo a solleticare il record del mondo di Hicham El Guerrouj, e in assenza di Joss Kerr, uno dei suoi aguzzini preferiti, il norvegese ha vinto senza tremare mantenendo il controllo una volta eliminata l’ultima lepre rimosso a un giro dal traguardo. In 3’27 »83 ha ampiamente dominato il campione olimpico di Parigi, l’americano Cole Hocker (2° in 3’29 »85). Eliminato in semifinale ai Giochi, il francese Azeddine Habz ha ottenuto il 7° posto in 3’31 »89.

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Ciotola alternativa deluxe

Deve essere frustrante! Per prima cosa tutto l’anno, indoor e outdoor, Femke Bol trova regolarmente Sydney McLaughlin-Levrone sulla sua strada quando conta davvero come quest’estate a Parigi. Ma lungi dal perdere il sorriso, l’olandese ha ripreso i suoi punti e la sua marcia questo giovedì dominando i 400 ostacoli a Losanna (52 »25), mentre il suo miglior nemico era ancora in vacanza.

Tebogo in mano

Anche se ha ammesso di aver trascorso più tempo a festeggiare il suo titolo olimpico che ad allenarsi negli ultimi giorni, Letsile Tebogo non è sembrato di cattivo umore nei 200 metri svizzeri. Sempre molto aereo con il suo passo leggero, il botswaniano ha vinto con il miglior tempo di 19 »64 (+ 0,9 m/s) davanti agli americani Erriyon Knighton (19 »78) e Fred Kerley (19 »86).

Infine, in assenza del campione olimpico Quincy Hall, il britannico Matthew Hudson-Smith ha vinto i 400 metri in 43 »96 davanti a Muzala Samukonga (44 »06), nello stesso ordine di Parigi. Mentre nei 100 m, la connazionale Dina Asher-Smith ha dominato le discussioni (10 »88, -0.4 m/s) in assenza dei big. In quota, la primatista mondiale Yaroslava Mahuchickh ha vinto con un salto di 1,99 m, così come il greco Miltiadis Tentoglou alla lunga con un ultimo tentativo a 8,06 m (+ 0,7 m/s) e il grenadiano Anderson Peters, vincitore del giavellotto lancio con 90,61 m.



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