Per David Ortiz, co-allenatore dei Bleues, il sorteggio effettuato giovedì lancia il conto alla rovescia verso una competizione che è il loro obiettivo principale.
“Cosa pensi dei tuoi avversari?
Conosciamo molto bene l’Italia. E’ una squadra giocosa che spesso ci crea problemi. Il Sudafrica ha continuato a progredire dall’ultima Coppa del Mondo e si sta gradualmente posizionando sulla scena mondiale. Infine il Brasile, il piccolo Pollicino di cui sappiamo meno. È un gruppo abbastanza cosmopolita. Interessante sarà anche la formula con la partita in una location ogni volta diversa, perché viaggeremo attraverso l’Inghilterra e condivideremo la festa in tutto il Paese. Dovremo adattarci e questa è un’ottima cosa.
Ti senti impaziente?
Si sta concretizzando. Abbiamo il nostro viaggio scritto. Guarderemo rapidamente alla concorrenza. L’Inghilterra è vicina quindi speriamo che molti francesi attraversino la Manica. Ed è un paese relativamente piccolo che può essere esplorato facilmente. Gli inglesi stanno mettendo in atto una forte concorrenza. Sarà una dimensione ancora diversa rispetto alla scorsa edizione in Nuova Zelanda. C’è molta eccitazione.
Gli inglesi saranno i favoriti in maniera schiacciante. Possono essere arrabbiati?
Oggi camminano sull’acqua. Il team padroneggia la materia con molta esperienza. Ma una Coppa del Mondo riguarda partite difficili con un’emozione diversa dal Torneo o dal WXV. Il rugby femminile mondiale sta facendo passi da gigante, come vediamo in tutte le competizioni. Ci sono sempre meno piccole squadre. Australia, Stati Uniti, Irlanda, seconda all’ultimo WXV, Italia… stanno facendo grandi progressi. L’Australia ci ha battuto l’anno scorso nel WXV. Lì è l’Irlanda a battere i Black Ferns. Alla fine i polli risulteranno sempre più omogenei. E’ positivo aver allargato la competizione a sedici squadre per alzare il livello. Crea una dinamica.
I Blues rimangono su un WXV fallito. Questo crea dubbi a meno di un anno dalla competizione?
Siamo delusi perché non abbiamo ottenuto i risultati attesi. Ma siamo già partiti con molti debriefing. Non abbiamo dubbi ma abbiamo giocato quattro partite, compresa la partita di preparazione contro l’Inghilterra, ad altissimo livello che ci ha mostrato su cosa dobbiamo lavorare. È confrontandoci con i migliori che andiamo avanti. E dovremo farci trovare pronti per il Torneo e soprattutto per l’obiettivo finale che è il Mondiale. »
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