Spesso è così che riconosciamo un grande campione. Questa capacità di esserci nel D-day, per aggiudicarsi il sesamo più prezioso. 4° nelle qualificazioni del lancio del peso con un tiro di 21,49 m, l’americano Ryan Crouser (31 anni) ha atteso la finale per lanciare il tiro più lontano di tutti (22,90 m) e garantirsi la conservazione del titolo olimpico acquisito a Rio e riconquistato a Tokio. Questa è la prima volta in questa stagione che ottiene un risultato del genere.
Il primatista del mondo (23,56 m), oggi tre volte campione olimpico, è accompagnato sul podio dal connazionale Joe Kovacs (22,15 m), e dal giamaicano Rajindra Campbell, il primo non europeo o americano a intrufolarsi su un Podio olimpico grazie ad un punteggio di 22,15 m. Primo nelle qualificazioni, l’italiano Leonardo Fabbri è arrivato 7° con un unico tiro riuscito a 20,96 m. Da segnalare il ritiro dopo tre tentativi falliti del neozelandese Tomas Walsh, medaglia di bronzo a Tokyo. Sembrava che non riuscisse più a spingere.
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