“È pazzesco toccare il podio” (Athlé (F))



È arrivata nella zona mista con gli occhi ancora un po’ annebbiati. Le sue prime parole erano vicine alle lacrime, ma Rénelle Lamote (30 anni) è riuscita comunque a raccontare la sua finale olimpica, e a riassumere perfettamente i suoi pensieri, tra la tristezza di essersi persa qualcosa di molto grande e l’orgoglio di essere arrivata fin qui nonostante lesioni.

“Cosa ti ispira questo 5° posto (in 1’58 »19)?
Ovviamente sono molto orgoglioso di me stesso perché non è male aver visto il podio così vicino ma è così frustrante. Il pubblico mi ha sostenuto per tutta la gara e avrei voluto offrire a tutti una bella sorpresa. Sapevamo tutti che sarebbe stato difficile ma che era anche possibile. C’erano ancora molti livelli. Sono solo frustrato e triste per il mio staff.

Come hai affrontato questa finale?
Evidentemente c’era un po’ di euforia ieri (domenica) sera. Poi mi sono rifocalizzato. C’è stanchezza fisica, dubbi. Ma oggi (lunedì) ho dimostrato a me stesso che ero capace di raggiungere podi di livello mondiale. Qualcuno forse ci credeva da molto tempo, ma io non ne ero del tutto convinto. Oggi so che l’anno prossimo potrò giocare con le migliori al mondo se avrò una preparazione senza problemi (si è infortunata al tendine d’Achille in primavera).

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Hai pensato alla medaglia?
Ho pensato alla medaglia tutto il giorno. Ma sul campo di riscaldamento, la mia psicologa era con me e ha insistito molto sul fatto che dovevamo prendere questa gara come una gara normale perché se pensiamo al risultato, c’è motivo di farsi prendere dal panico. È qui che sono felice. In questa gara non mi sono lasciato prendere dal panico, non ho pensato alle conseguenze e al fatto che avrebbe potuto cambiarmi la vita fino a vincere una medaglia. Ero solo concentrato su quello che dovevo fare. Mi sta un po’ stretto per quest’anno ma forse mi darà la forza di continuare per altri 4 anni. »



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