La rivoluzione dentale sta vivendo una svolta importante con l’emergere di nuove terapie. Questi ultimi sono ora in grado di rigenerare naturalmente i denti perduti. Rappresentano progressi scientifici, basati su tecniche di bioingegneria e sulla stimolazione delle cellule staminali. Aprono la strada a un’alternativa promettente agli impianti e alle protesi dentali tradizionali. In che modo queste nuove terapie promuovono la ricrescita dei denti danneggiati o mancanti?
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Impianti e protesi presto saranno obsoleti!
Impianti e protesi potrebbero presto diventare obsoleti grazie a un’importante scoperta scientifica portata avanti dai ricercatori giapponesi. È questo il team del Kitano Hospital di Osaka, in collaborazione con la start-up Toregem Biopharma. Questa alleanza di esperti ha sviluppato una molecola capace di disattivare un gene che impedisce la ricrescita naturale dei denti. Dopo più di vent’anni di ricerca, quest’autunno lanceranno una sperimentazione clinica per testare questa terapia innovativa. I primi esperimenti sugli animali hanno mostrato risultati promettenti. È quindi aperta la possibilità di una futura alternativa biologica agli impianti dentali con possibilità di commercializzazione entro il 2030.
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Quante volte possono crescere i denti negli uomini?
Gli esseri umani generalmente hanno 32 denti. Innanzitutto, prima dei 3 anni compaiono 20 denti da latte. Questi cadono per far posto ai denti permanenti, che emergono tra i 5 e i 12 anni di età. Gli esseri umani sperimentano solo due cicli di dentizione nella loro vita. Al contrario, alligatori e i pesci cambiano i denti più volte. In alcuni casi, come nell’agenesia, mancano i denti. Secondo Agnès Bloch-Zupan, professoressa di biologia orale, il dente si sviluppa attraverso un processo complesso. Questo è influenzato da vari percorsi biologici e controllato da geni specifici. Le violazioni di questi meccanismi possono portare ad anomalie. Pertanto, il dente può essere un indicatore di disturbi genetici dello sviluppo.
Come fanno gli esperti a stimolare la ricrescita dei denti?
I ricercatori devono affrontare una grande complessità nel stimolare la ricrescita dei denti. Gli scienziati giapponesi si sono concentrati sulla via BMP, ma esistono molte altre vie, come NF-kB. Quest’ultimo è coinvolto in una rara malattia genetica chiamata displasia ectodermica ipoidrotica legata all’X (XLHED). Questa malattia colpisce circa 7 nascite su 10.000, ovvero 2.000 casi all’anno in Francia. È causata da una mutazione nel gene EDA1 sul cromosoma X e colpisce principalmente i maschi. Provoca anomalie nello sviluppo dei denti, della bocca, dei capelli e delle ghiandole sudoripare. La ragione principale di queste anomalie è l’assenza della proteina EDA.
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Dal 2022 è in corso in sei paesi uno studio clinico globale, Edelife, per il trattamento di questa malattia. Coordinato dal professor Holm Schneider dell’ospedale universitario di Erlangen in Germania, questo studio prevede l’iniezione della proteina EDA mancante. L’iniezione verrà effettuata direttamente nel liquido amniotico tre volte tra la 26a e la 32a settimana di gravidanza. Questo è il periodo durante il quale i bambini assorbono regolarmente questo liquido.
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