“È stata un po’ come la mia cerimonia di apertura” (Basket (M))

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Victor Wembanyama (all’interno della squadra francese): “Sono orgoglioso di avere la possibilità di mostrare ciò di cui siamo capaci davanti a un pubblico del genere. D’altro canto non c’è nessun senso di autocompiacimento, solo voglia di lavorare di più e continuare a migliorare di partita in partita. Sì, abbiamo premuto un tasto in difesa nel secondo quarto. È qualcosa di cui sappiamo di essere capaci. Ma più che esserne consapevoli bisogna riuscire ad automatizzarlo e soprattutto sapere come iniziare e terminare periodi del genere. Ciò che abbiamo vissuto qui è semplicemente unico. Non ho mai sperimentato una tale intensità durante il riscaldamento. Sapevo che sarebbe stato pazzesco. Il potere del pubblico non dovrebbe mai essere sottovalutato. Questa atmosfera è stata un po’ come la mia cerimonia di apertura. E anche molto meglio (ride).

Nell’ultima settimana le cose si sono sistemate, negli automatismi, soprattutto nello stato d’animo. Stiamo cercando di abituarci a giocare l’uno con l’altro. Nicolas Batum ha giocato un ruolo fondamentale questa sera, sia in attacco che in difesa. Era importante sul foglio delle statistiche tanto quanto il resto, il che non è visibile. Non ci aspettavamo niente di meno da lui, ma è una risorsa incredibile. Lui e Vincenzo (Collet, l’allenatore) hanno una relazione ventennale in campo. Mi piace come cercano di integrarmi nel sistema. Per quanto mi riguarda, ho sempre la voglia di attaccare e di adattarmi agli avversari. Vedremo il video, sarò contento della mia prestazione se davvero ho aiutato la squadra a vincere. Ma onestamente siamo alle Olimpiadi, giochiamo 6 partite. Non pensiamo a questo genere di cose. »

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