Ecco il primo rapporto sull’evoluzione della criminalità informatica in Francia


In Francia, come ovunque nel mondo, la sicurezza informatica sta conoscendo sviluppi significativi. Recentemente, il governo francese ha pubblicato un rapporto su queste tendenze che comprende in particolare le nuove minacce e le misure adottate per cercare di fermarle.

Un nuovo comando cibernetico

La sicurezza informatica e quindi la criminalità informatica possono talvolta assumere proporzioni gigantesche, la cui posta in gioco può riguardare la geopolitica globale o addirittura sicurezza interna degli Stati. Nel 2020, ad esempio, probabilmente ci hanno provato degli hacker iraniani hackerare le società incaricate di gestire la rete elettrica degli Stati Uniti. In Francia, anche il mondo della cybersecurity è interessato da nuove tendenze e nuove forme di minaccia. Anche il Ministero dell’Interno e dell’Estero ne ha pubblicato il primo relazione annuale sull’argomento il 30 luglio 2024.

Il documento menziona in particolare il COMCYBER-MI, un nuovo comando cibernetico creato nel 2023 che integra agenti di polizia e gendarmi. La loro missione? Analizza il livelli di minaccia informatica che si trovano ad affrontare i cittadinima anche imprese e istituzioni pubbliche. Secondo il rapporto, nove francesi su dieci sono già stati colpiti da attacchi informatici dannosi, principalmente phishing. Menzioniamo anche quishing, a metodo che utilizza codici QR falsi per estorcere denaro alle vittime.

All’interno di COMCYBER-MI, tutti gli agenti hanno ricevuto una formazione specifica e sono attrezzati per affrontare le nuove forme di criminalità online. Infatti, dispongono di strumenti tecnici avanzati e sono in grado di farlo essere strutturati in reti complesse. Sono anche in grado di stabilire collegamenti con schemi di riciclaggio di denaro.

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Rapporto sulla criminalità informatica in Francia
Crediti: Ministero dell’Interno e dei Territori d’Oltremare

L’importanza del monitoraggio della criminalità informatica

Il rapporto fornisce alcuni dati piuttosto preoccupanti. Tra il 2016 e il 2023, gli agenti hanno osservato a Aumento dei reati del 40%. legati al digitale, ovvero 278.770 casi nel 2023, un record. Altro dato importante: il 67% delle vittime di criminalità informatica sono donne. Inoltre, gli uomini adulti rappresentano il 16% della popolazione interessata, ma sono all’origine del 62% degli incidenti. Esiste quindi un vero e proprio predominanza maschile tra i criminali.

È stato menzionato un altro fenomeno importante, vale a dire il sovrarappresentazione dei casi di vittimizzazione informatica affrontare incidenti che accadono nella vita reale. Questo trend offre l’occasione per ricordare l’importanza del monitoraggio della criminalità informatica, il cui approccio deve assolutamente differenziarsi dalle modalità di contrasto alla cosiddetta criminalità tradizionale.

Il documento specifica inoltre la presenza di strategie preventive dipartimentali che prendono di mira atti dannosi online. Oltre alle azioni preventive, il documento prevede anche attività di monitoraggio e sorveglianza giuridica attiva con l’obiettivo di supportare l’evoluzione della normativa. Per quanto riguarda la formazione, il Centro Nazionale di Formazione del Lille è in prima linea dare tutte le armi necessarie alle forze di sicurezza interne, ad altri ministeri e ad alcuni partner a livello internazionale.



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