A meno di un anno e mezzo dal suo arrivo a Brest, morto nel gennaio 2023, ecco Eric Roy, 56 anni, alla guida di una squadra promesso all’Europa la prossima stagione e incoronato miglior allenatore della Ligue 1. All'epoca non sapevamo più se fosse ancora un allenatore, dopo un solo periodo di diciotto mesi al Nizza, tra marzo 2010 e novembre 2011. .
Nel frattempo è stato direttore sportivo, manager, direttore del marketing poi dello sviluppo, consulente televisivo o organizzatore di calcio volley. Un percorso atipico, tanto che da diversi anni i gestori non sapevano più dove collocare il vecchio ambiente – già fuoristrada – di Nizza, Marsiglia o Lione. E poi a lui hanno pensato i vertici del Brest. E la voglia di tornare alle origini, al campo, era tale che il tecnico ha avuto l'intelligenza di accettare le condizioni della missione: venire da solo e per soli sei mesi.
Le ricette del suo successo al Brest, che a volte definisce “surreale”: spinta offensiva, solidità difensiva, intensità nei duelli e una buona dose di convivialità. Tutto ciò gli ha permesso a gennaio di tenere in scacco il PSG di Luis Enrique (2-2), dopo aver subito 14 sconfitte contro il club della capitale durante l'era QSI.