Euro 2024: Mattia Zaccagni, autore del pareggio contro la Croazia e inaspettato eroe dell’Italia

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Stavamo giocando all’82’ quando lunedì sera è arrivato Mattia Zaccagni contro la Croazia (1-1), e l’Italia era terza nel suo girone, sicura di nulla e soprattutto della qualificazione agli ottavi. L’esterno della Lazio era già uscito dalla panchina, quattro giorni prima contro la Spagna (0-1), aveva giocato l’ultima mezz’ora senza poter aiutare i suoi, scossi dal controllo avversario. Voleva fare meglio questa volta e ci è riuscito.

Nel finale dei minuti di recupero, il suo settimo e ultimo pallone della partita ha cambiato lo scenario della serata, facendo precipitare i croati all’inferno e mandando l’Italia agli ottavi di finale degli Europei.

“Questo è il gol più importante della mia carriera”

Mattia Zaccagni, centrocampista dell’Italia

Il gesto, un tiro a giro da destra nella rete opposta, ricordava il gol di Alessandro Del Piero contro la Germania nella semifinale dei Mondiali del 2006. Zaccagni era lusingato dal paragone con uno dei suoi idoli, a partita finita. “È un riferimento molto piacevole, lui sorrise. (Riccardo) Calafiori mi ha dato una palla perfetta così ho tirato senza controllo e non ho esitato. Non mi ero nemmeno reso conto che fosse l’ultima azione della partita. » Lo era, ed è il suo obiettivo che permette agli italiani di recarsi a Berlino per affrontare la Svizzera questo sabato (18:00).

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Primo gol in sette presenze

“Ricorderò questo momento meraviglioso per tutta la vita. E’ il gol più importante della sua carriera »., potrebbe misurare l’eroe, originario di Cesena, cresciuto sulla costa adriatica prima di rivelarsi a Verona. Era il suo primo gol in sette convocazioni con la Nazionale, lui che aveva festeggiato la prima selezione nella primavera del 2022, con Roberto Mancini. All’epoca giocava la sua prima stagione con la Lazio, che aveva scommesso su di lui, convinta dai suoi continui progressi con il Verona di Ivan Juric. Sempre più efficace, più deciso nei passaggi così come sotto porta, Zaccagni si è adattato con successo al 4-3-3 di Maurizio Sarri, di cui era titolare fisso nel ruolo di ala sinistra.

Tuttavia, questa prima selezione nel marzo 2022, un’amichevole contro la Turchia, non ne richiedeva altri, almeno non immediatamente. Zaccagni non veniva richiamato da Mancini per diversi mesi, a causa delle tensioni con Nicolò Zaniolo, la cui ex fidanzata divenne la compagna dell’ambiente laziale, e di un investimento non sempre all’altezza.

Luciano Spalletti, lo ha utilizzato regolarmente e gli ha affidato la sua seconda selezione, un anno e mezzo dopo la prima, nel settembre 2023. Sarri da allora se n’è andato, ma Zaccagni ha obbedito senza problemi alle richieste di Igor Tudor, discepolo di Juric. Ha concluso bene la stagione ed è stato inserito nella lista dei 30 di Spalletti a fine maggio. Non era sicuro di essere tra i 26, l’allenatore alla fine ha deciso di trattenerlo ed è stata una buona idea.

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