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È il sogno di ogni portiere di hockey su ghiaccio: recuperare il disco mentre la gabbia dell’avversario è vuota e mandarlo in rete. Questa impresa è riuscita al portiere svedese del Minnesota Wild Filip Gustavsson nella notte dal martedì al mercoledì contro i St. Louis Blues (4-1).
Mentre i Blues erano già sotto 3-1 a meno di 20 secondi dalla fine, oltre a giocare in inferiorità numerica, hanno comunque scelto di finire la gara senza il proprio portiere per giocare con cinque giocatori in campo contro cinque. Una benedizione per Gustavsson che, dopo aver intercettato un tiro lungo di Pavel Buchnevich, è riuscito a trovare il bersaglio dall’altra parte del ghiaccio.
Compiendo con successo questo gesto tecnico, molto più complicato di quanto sembri, l’ex Ottawa Senators è diventato il quindicesimo portiere nella storia della NHL a cui è stato attribuito un gol, quasi 45 anni dopo Billy Smith. Il 28 novembre 1979, il portiere dei New York Islanders vide il suo nome messo a referto dopo che il difensore dei Colorado Rockies Rob Ramage segnò un autogol, poiché era l’ultimo giocatore della sua squadra a toccare il disco in azione.
In totale, ora sono solo dieci ad aver segnato intenzionalmente dalla propria gabbia. Molto prima di Gustavsson, il portiere dei Philadelphia Flyers Ron Hextall fu il primo a realizzare questa impresa, prima nel 1987 contro i Boston Bruins, poi nel 1989 durante una partita di spareggio contro i Washington Capitals. Ma, come i famosi cosiddetti obiettivi del “Michigan”.abbiamo assistito ad un aumento dei gol dei portieri nelle ultime stagioni. Meno di un anno fa, il 30 novembre 2023, segnò anche Tristan Jarry dei Pittsburgh Penguins, pochi mesi dopo Linus Ullmark, allora con i Boston Bruins.
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