La partita: 2-0
Quattro giorni dopo aver perso sul filo uno splendido “Olimpico” Sul prato davanti al Marsiglia (2-3), mentre ha giocato gran parte della partita undici contro dieci, il Lione è riuscito a battere l’Olympiacos Pireo (2-1), per il suo ingresso in Europa League, questo giovedì sera. Questo incontro ha segnato anche il grande ritorno dell’OL sulla scena continentale, a più di due anni dall’eliminazione nei quarti di finale di questa Europa League da parte del West Ham inglese (1-1, 0-3, 7 e 14 aprile 2022).
Seppur doppiamente anticipata, quindi, l’atmosfera di questa prima serata europea dell’era Textor si preannunciava cupa. In seguito agli eccessi (invasioni di campo) che hanno offuscato la partita contro il West Ham, la UEFA ha ordinato la chiusura dei due angoli del Groupama Stadium e ne ha limitato la capienza a 28.498 posti (su 59.186 possibili). Non tutti hanno trovato acquirenti e gli assenti hanno sbagliato, perché l’OL ha subito rallegrato la serata chiudendo la partita. Perché i lionesi avevano un grande bisogno di rassicurarsi rapidamente e perché Pierre Sage, il loro allenatore, ha tentato una mossa tattica.
Dall’Olympico all’Olympiacos, il tecnico del Rodano ha scambiato il suo 3-5-2 con un 4-2-3-1. José Luis Mendilibar, il suo omologo greco, ha fatto lo stesso. Ma facendo esattamente il contrario. Lo spagnolo ha scambiato il suo 4-2-3-1 con un 3-5-2 (più probabilmente un 5-3-2). E in questo piccolo gioco di cambiamento degli schemi, è stata Sage a vincere. Alexandre Lacazette ha creato la prima occasione dopo un involontario uno-due con Rayan Cherki, posizionato a suo sostegno (3°, successivo). Il pressing con un muro alto ha permesso al Lione di impossessarsi della palla (67%) e creare le migliori occasioni. Ma non per metterne uno in fondo, nel primo periodo. I lionesi sono stati felici anche di vedere il brasiliano Lucas Perri rilassarsi nel respingere il tiro del connazionale Rodinei dall’angolo destro (32esimo).
Prima avvertenza della partita per l’OL: se l’Olympiakos era venuto a Décines principalmente per difendere, resta comunque un punto fermo nelle partite europee. Il vincitore in carica dell’Europa Conference League (1-0 ap contro gli italiani della Fiorentina, 29 maggio 2024), – che lo rende il primo club greco ad aver vinto una Coppa dei Campioni – si ricorda di nuovo vedendo Roman Yaremchuk avvicinarsi ad aprire le marcature (51esimo). Pur privato sulle ali del suo attacco dell’ex monegasco Gelson Martins (2019-2023) e del suo capitano, il nazionale greco Georgios Masouras, il club del Pireo ha continuato a riequilibrare le discussioni, nell’ora di gioco, nonostante una chiara opportunità di Corentin Tolisso (64esimo).
Già salvata dal palo su un tiro di Lacazette (48°), la difesa greca, guidata dal suo capitano di una notte e di breve durata Stéphanois Panagiotis Retsos (4 partite nel 2020-2021), ha finito per crollare due volte, quasi senza fallo all’improvviso , su un gol di Rayan Cherki (65esimo), poi un altro di Saïd Benrahma, il suo sostituto (71esimo). Segno che questo OL non è (ancora) del tutto guarito, si è spaventato inutilmente nel finale di gara, quando, su cross di Willian, Duje Caleta-Car ha segnato di testa contro la sua squadra (88esimo). Gol finalmente annullato di pochi centimetri, due minuti dopo. Dopo l’incredibile prestazione contro lo Strasburgo (4-3, 30 agosto), il Lione conquista la seconda vittoria stagionale.
Il giocatore: Cherki, primo inizio riuscito
Scartato e in partenza ad agosto, Rayan Cherki (21 anni dal 17 agosto) ci ha ricordato ancora una volta che è rimasto un giocatore a parte. Autore del gol del pareggio del Lione all’Olympic contro il Marsiglia, dieci minuti dopo l’entrata in campo (90° + 3), il nazionale francese degli Espoirs ha approfittato del suo primo avvio di stagione per sbloccare questa partita con un potente tiro da destra, sotto la rete traversa, ad angolo chiuso (65°), e tre minuti prima di essere sostituito da Saïd Benrahma, autore subito del secondo gol, o quasi (71°).
15
Il numero di gol segnati da Alexandre Lacazette nelle Coppe dei Campioni con il Lione. Dopo che il suo tiro è stato respinto dal palo (48esimo), il capitano dell’OL dovrà ancora aspettare prima di salire sul podio dei capocannonieri del suo club, fidati di Sonny Anderson (16 gol), Bafétimbi Gomis (17) e Juninho (18).