Forgetmat: “Gli atleti sono artisti della loro disciplina” (Cultura)



Dopo aver vissuto dieci anni negli Stati Uniti, Mathieu Forget, alias Forgetmat, è tornato in Francia con una domanda: come mettere a frutto il suo talento per i Giochi Olimpici di Parigi? Chi colleziona cappellini da ballerini, performer e fotografi ha trovato la risposta a questa domanda con un progetto che ha la particolarità di coinvolgere numerosi atleti francesi.

Uno sport, un luogo e un atleta: così è stata immaginata la serie “Making sport fly”, in cui Forgetmat incrocia le spade con Enzo Lefort nelle stanze del Petit Palais, vola sopra la piscina della farfalla Florent Manaudou o addirittura tende (invano?) per agganciare la ruota posteriore Florian Grengbo nel velodromo di Saint-Quentin-en-Yvelines.

Queste foto che creano un ponte estetico tra sport e cultura sono visibili fino a domenica nella libreria La Hune (6° arrondissement di Parigi), in diversi musei parigini, nei corridoi della metropolitana della capitale o anche in Plaza Athénée (8° arrondissement). ). La mostra “Making sport fly” sarà anche oggetto di un libro disponibile all’inizio dell’anno scolastico.



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