Uno scambio interminabile durante il quale ogni spettatore nel Central del Lindner Family Tennis Center trattiene il fiato prima di urlare di gioia dopo una palla finale troppo lunga di Holger Rune. Questo perché, a parte qualche danese a caccia di preda, la stragrande maggioranza dei tifosi era ovviamente dietro Frances Tiafoe, l’ultima rappresentante americana in questo Masters 1000 di Cincinnati. E le grida di gioia sono risuonate ben dopo il match point. Va detto che un americano nella finale in Ohio non si vedeva dai tempi di John Isner nel 2013 (battuto da Rafael Nadal, 7-6(8), 7-6(3)). E qui tutti sognano di vedere Tiafoe succedere ad Andy Roddick, l’ultimo vincitore statunitense nel 2006. Sarebbe perfetto festeggiare il 125esimo anniversario del torneo.
Ma non siamo ancora arrivati a quel punto e ci è voluto un grande Tiafoe per dare speranza ai tifosi, visto che la partita contro Holger Rune era iniziata male. Il primo faccia a faccia tra questi due giocatori decisamente offensivi è iniziato molto bene con tiri pazzeschi da tutte le parti. Più costante, il danese ha vinto il primo set e sembrava aver dato una bella svolta alla partita. Ma senza contare su un colpo grosso meno ben combinato con il massimo rischio di Tiafoe che ha riacceso la fiamma pareggiando autorevolmente in un set-all.
Ma questa corrispondenza rimarrebbe illeggibile. Mentre l’americano ha volato nel secondo set, Rune ha mostrato grande forza di carattere per prendere il volo nel terzo. Si è staccato 5-2 e ha servito per la partita sul 5-3. Grazie ai ritorni laser Tiafoe impallidì. Gli spalti stavano per esplodere. Ma Rune li ha subito rivendicati ottenendo due match point sul servizio di Tiafoe.
Sul primo, il dritto dell’americano finisce appena dietro la rete, ingiocabile per Rune che non ci crede. Sul secondo il danese non riesce a rispondere al servizio di Tiafoe. 5-5. C’era ancora tempo per tirare fuori i popcorn perché ovviamente la partita sarebbe stata un tie-break. Avremmo voluto raccontare una storia molto dantesca, ma la verità è che a Rune mancava. Moltiplicando i suoi errori, ha solo ritardato l’esito della partita come meglio poteva. Per lui è la fine della serie. Aveva infatti vinto le tre semifinali del Masters 1000 a cui aveva partecipato finora (Rolex Paris Masters 2022, Monte-Carlo e Roma 2023). Tiafoe stava giocando il suo secondo tempo nel Masters 1000 dopo quello di Indian Wells dello scorso anno dove fu battuto da Daniil Medvedev. A priori non intende fermarsi qui. Ma sarà Jannik Sinner, numero 1 del mondo, a tenergli testa.
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