Gareth Southgate, Ct dell’Inghilterra sul nuovo primo ministro britannico: “Non vorrei essere al posto di Keir Starmer”

“La UEFA ha appena sanzionato di una partita sospesa Jude Bellingham per il suo gesto inappropriato dopo il gol segnato contro la Slovacchia. Come accogli questa decisione?
E’ una decisione dettata dal buon senso. Quando si segna un gol di tale qualità, nel momento della partita in cui lo ha fatto, all’età che ha (21 anni), inevitabilmente si avverte una scarica di adrenalina. Credo che nel suo gesto non ci fosse altra intenzione se non quella di una forma di comunicazione con la famiglia (il giocatore ha precisato che si trattava di « uno scherzo privato » destinato agli amici presenti allo stadio).

Come spieghi che Phil Foden non ha avuto così tanto successo in questo torneo come con il Manchester City?
Foden ha fatto finora un lavoro fantastico per la squadra. Ovviamente, giocando in Nazionale, ha dovuto adattare il suo gioco, mentre nel club conosce i movimenti di ogni giocatore, può giocare senza pensarci troppo. In Nazionale non è possibile, non abbiamo la stessa coesione… Ma siamo davvero contenti di quello che ha fatto per noi. L’altro giorno (contro la Slovacchia) è stato sfortunato a vedersi annullare un gol. Sappiamo che vorrebbe segnare e anche noi vorremmo che segnasse.

Hai qualche consiglio per Keir Starmer, il nuovo Primo Ministro del Regno Unito?
Beh non vorrei essere al suo posto (sorride). No, non ho nessun consiglio da dare. Quando sei in una posizione di responsabilità, come me, ricevi consigli da tutte le parti. Tutti hanno una soluzione semplice da offrirti per risolvere problemi complessi, sono sicuro che sono già inondati di questo tipo di richieste. Gli auguro il meglio, vogliamo che il nostro Paese sia forte.

Sei destabilizzato dalle voci sull’identità dell’allenatore che potrebbe sostituirti?
No, quando occupi una delle posizioni di più alto profilo nel mondo del calcio, come è il mio caso oggi, ci sono sempre speculazioni e giudizi sul nostro operato. Non mi disturba. Quando ero un giovane manager e cercavo di costruire la mia carriera, temevo la possibilità di essere licenziato. Oggi che ho 53 anni non mi preoccupo più della possibilità di perdere una partita. Mi sto concentrando sulla possibilità di qualificarci alle semifinali.

A questo proposito, ritiene che l’Inghilterra possa beneficiare di un pareggio favorevole, affrontando la Svizzera ai quarti ed eventualmente l’Olanda o la Turchia in semifinale?
Direi che questa domanda è un classico esempio del tipo di dichiarazioni che facciamo come nazione, che provocano polemiche e che infastidiscono i nostri avversari. Affrontiamo la Svizzera, una nazione molto forte, che ha giocato eccezionalmente bene in questo Euro, che è ben preparata e molto orgogliosa. Ci stiamo concentrando su come possiamo vincere questa partita. Non abbiamo mai giocato una finale di un torneo importante fuori dall’Inghilterra (le due finali dei Tre Leoni si sono giocate a Wembley, nel 1966 e nel 2021). Molte nazioni che in Inghilterra consideriamo piccole dal punto di vista calcistico in realtà hanno un record migliore del nostro. »