Giacomo Naldi, ex fisioterapista di Jannik Sinner coinvolto nella sua vicenda doping, denuncia “una giustizia sancita dai media”



In riferimento alla vicenda doping, Naldi ha colto l’occasione per denunciare” una giustizia sancita dai media, troppo spesso superficiali e raramente basate su fatti reali. Mi sono sempre chiesto quale fosse lo scopo di spettacolarizzare gli eventi giuridici, se non quello di giudicare, creare o distruggere le persone e la loro reputazione. »

“Sono entrato a far parte di un team fantastico, fatto di grandi persone, grandi professionisti, compagni di viaggio”

Poi Naldi, che in precedenza ha arbitrato nella Virtus Bologna, ha parlato di quest’anno e mezzo di collaborazione con l’ormai numero 1 del mondo. “Sono entrato a far parte di un team fantastico, fatto di grandi persone, grandi professionisti, compagni di viaggio. Ho vissuto momenti di gioia e di dolore, ho condiviso emozioni, ho assaporato vittorie e sconfitte. Con le persone di questo gruppo ho creato un legame forte, ma soprattutto ho potuto raggiungere traguardi storici che ci hanno fatto entrare nella storia del tennis italiano. »

Oltre a Naldi, anche il preparatore atletico Umberto Ferrara, da quasi due anni nello staff di Sinner, è stato ringraziato dal 23enne italiano, che si è giustificato: “Hanno commesso un errore. » Ferrara e Naldi sono al centro della vicenda doping in cui è coinvolto Sinner. Il primo ha acquistato uno spray contenente clostebol, un prodotto dopante, lo ha portato nel bagaglio a Indian Wells, dove Sinner giocava un Masters 1000 a marzo e aveva affittato una villa per il suo staff, e lo ha consigliato al secondo, vittima di un taglio al mignolo sinistro.

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Il fisioterapista, sempre secondo la versione di Sinner e quella della sua squadra convalidata dal tribunale indipendente, massaggiava quotidianamente il suo giocatore, senza sapere, dice, che lo spray conteneva clostebol, di cui sono state trovate tracce nelle urine del giocatore. Ciò ha causato due test antidoping positivi, il 10 e il 18 marzo. Il clan Sinner ha quindi presentato ricorso e un tribunale indipendente ha concluso che non lo avevano fatto “non ha commesso alcuna colpa o negligenza”.

Naldi e Ferrara hanno accompagnato Sinner l’ultima volta ai tornei di Wimbledon, dove giocava il numero 1 del mondo si è fermato ai quarti di finale. Poi assenze a Montreal, Cincinnati e quindi agli US Open.



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