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ALMA e i suoi limiti
Nell'esplorazione di l'universo, la luce visibile rivela solo una parte della storia. Certe regioni celesti infatti svelano i loro segreti solo attraverso il onde radio. Per svelare questi misteri, gli astronomi necessitano quindi di strumenti speciali, come l'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA). Questa rete, composta da radiotelescopi di sette e dodici metri, si comporta come un gigante parabolico.
Più precisamente, queste antenne lo sono sincronizzati e combinati per simulare un unico grande telescopio con una risoluzione equivalente a quella di un telescopio il cui diametro sarebbe pari alla massima distanza tra le parabole. In questo modo i ricercatori possono catturare i segnali radio degli oggetti cosmici nel tentativo di svelarne i segreti più profondi. Tuttavia, nonostante la sua potenza, ALMA ha i suoi limiti. Nonostante la sua efficacia nel creare immagini dettagliate, il suo principio di interferometria infatti limita la sua capacità di rilevare i segnali più deboli.
Verso un nuovo approccio: AtLAST
Per superare queste limitazioni, un team di ricercatori guidato da Tony Mroczkowski dell'Osservatorio Europeo Australe (ESO) propone una nuova visione: Telescopio submillimetrico a grande apertura l'Atacama (AtLAST). A differenza di ALMA, AtLAST lo sarebbe un'unica, massiccia parabola di cinquanta metri di diametro.
IL concezione AtLAST offre numerosi vantaggi rispetto ad ALMA. La sua grande apertura e il campo visivo esteso consentirebbero una cattura più efficiente dei segnali, che fornirebbe quindi una visione panoramica dell'Universo in questo intervallo di lunghezze d'onda. Inoltre, la sua capacità di individuare e seguire rapidamente oggetti in movimento aprirebbe nuove possibilità di osservazione, in particolare per comete e asteroidi.
Al di là delle sue caratteristiche tecniche, AtLAST incarna anche una visione audace per il futuro dell'astronomia. Promette di esplorare i misteri più profondi dell'Universo, dalle nubi di gas freddo alle galassie che formano stelle, aprendo nuove prospettive sulla nostra comprensione dell'Universo e sul nostro posto al suo interno.
Sebbene il percorso verso la realizzazione di AtLAST sia disseminato di ostacoli, soprattutto finanziari e tecnici, i ricercatori rimangono ottimisti riguardo al suo potenziale. Se completamente finanziato, AtLAST potrebbe iniziare la costruzione entro la fine di questo decennio, inaugurando una nuova era nell’esplorazione dell’Universo e dei suoi infiniti misteri.
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