Gli Stati Uniti vincono l’oro per la quinta volta nel torneo femminile, battendo il Brasile



La partita: 1-0

Caduti dal piedistallo negli ultimi anni, ai Giochi di Tokyo del 2021 (bronzo) poi ai Mondiali dell’estate scorsa (eliminazione all’ottavo turno), gli Stati Uniti hanno riconquistato il trono questo sabato al Parco dei Principi. Efficaci se non vistosi per tutto il torneo olimpico, gli americani hanno fatto ancora una volta affidamento sul loro pragmatismo per spegnere la frenesia brasiliana in finale. La nuova generazione americana ha saputo essere paziente e digerire un primo tempo sotto pressione, prima di attuare con freddezza il suo piano per vincere l’oro. Una quinta incoronazione olimpica ma la prima in dodici anni per la selezione americana (dopo il 1996, 2004, 2008 e 2012), decisamente a suo agio in terra francese dove ha vinto la sua quarta Coppa del Mondo nel 2019.

Miracoloso al primo turno – qualificato tra i due migliori terzi nonostante due sconfitte – ma superato dopo aver avuto ha eliminato i Blues nei quarti (0-1) Poi ha sbalordito i campioni del mondo spagnoli (4-2)i brasiliani hanno dominato completamente il primo periodo. Il loro forte pressing ha fatto molto male agli americani e Ludmila ha avuto diversi palloni di 1-0 (2°, 16°, 19°, 28°, 40°). La nuova giocatrice di Chicago è stata notevolmente privata di un gol per fuorigioco, mentre aveva fatto una piccola festa contro Naomi Girma (16esima). Il Brasile avrebbe potuto beneficiare anche di un rigore per un contrasto di Crystal Dunn su Adriana (21esimo), non segnalato dal VAR. Gabi Portilho si è scontrata con un’enorme Alyssa Naeher (45esima + 2).

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Gli americani si aspettavano un picco di intensità, ma hanno faticato a lungo a reagire. A parte un tiro di Mallory Swanson (26esimo) deviato da Lorena, tutto il primo periodo è stato attaccato dalla Seleçao. Ma il Team USA, supportato da Tom Cruise e dalle sue ex leggende (Megan Rapinoe, Tobin Heath e Ali Krieger) ha saputo lasciar passare le onde per reagire dopo la pausa. Inizialmente maldestro in ripartenza (51esimo), l’irrequieto Swanson ha aperto le marcature andando al limite del fuorigioco su un’apertura del parigino Korbin Albert (vedi accanto, 57esimo). Il suo quarto gol nel torneo. Psicologicamente colpito, molto provato fisicamente dopo il quarto d’ora, il Brasile non è riuscito a reagire, dopo aver sprecato l’occasione in avvio di gara. Ma la sua medaglia d’argento strappata al termine di un percorso inaspettato, con un gruppo giovanissimo, resterà comunque un’enorme soddisfazione.

Il giocatore: Albert, riscatto in casa

Dopo il portiere spagnolo Arnau Tenas, passante sul quinto gol spagnolo venerdì sera nella finale contro la Francia (5-3 ap)un altro giocatore del PSG è stato decisivo durante una finale olimpica al Parco dei Principi. Titolare per la seconda volta nel torneo dopo il quarto contro il Giappone (1-0 ap), il centrocampista parigino Korbin Albert ha avuto una partita intera nel suo giardino, premiata da una splendida apertura sulla porta di Swanson. A riscatto per la ventenne, che aveva ricevuto numerose critiche oltreoceano, anche all’interno della sua squadra, dopo aver ha condiviso un post omofobico e transfobico sui social media alla fine di marzo.

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Il fatto: Marta, l’addio di una leggenda

Già medaglia d’argento nel 2004 e nel 2008, durante il suo periodo di successi, perdendo ogni volta contro gli americani, Marta sognava di chiudere con un’incoronazione i suoi 22 anni di storia con la Seleçao. Ma la 38enne regina non è riuscita a salvare il Brasile, e dovrà accontentarsi di un nuovo titolo di vicecampionessa olimpica. Tornata a referto dopo aver scontato partite di sospensione nei quarti e in semifinale per un cartellino rosso ricevuto durante la gara del terzo girone, Marta è partita dalla panchina ed è scesa in campo al Parc al 61′, subito dopo il primo gol americano. Alla sua 202esima presenza, non ha influito sul finale della partita, a parte qualche corner e un cross pericoloso (87esima). La sua punizione da 20 metri ha sorvolato la porta americana (89esimo).



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