“Quali sono i motivi che ti hanno spinto a schierarti dietro a Teodoro Bartuccio?
Potrebbe essere pomposo da parte mia ammetterlo, ma quando qualcuno è interessato alla mia visione del ciclismo, ascolto. L’ho incontrato per la prima volta durante i Giochi e ci siamo subito trovati bene. Mi piace il suo discorso perché non è in opposizione sistematica a Michel Callot. Questo è il discorso di chi ama il ciclismo. Sembra ascoltare le persone che sono alla base del nostro sport, cioè nei club, è interessato tanto alla pratica del ciclismo da diporto quanto alla supervisione dei giovani. Sono ricettivo a ciò che offre.
Ti avremmo anche immaginato come candidato
Effettivamente ho sentito questa voce ma se non sono più presidente della lega ciclismo professionistica non è quello della federazione.
Cosa ti aspetti da questa applicazione?
La mia preoccupazione principale è il futuro del ciclismo. C’è una riforma importante da intraprendere perché è diventato uno sport per ricchi. Se fossi stato un ragazzino oggi non avrei mai potuto andare in bicicletta, i miei genitori non avrebbero avuto i mezzi per comprarmela. Non è più possibile vedere biciclette che costano 2000 o 3000 euro bisogna imporre ai giovani una fascia di prezzo accessibile per facilitare l’accesso alla bicicletta; Se non abbiamo più figli che vanno in bicicletta, non ha senso lottare per diventare presidente della FFC. C’è del vero lavoro da fare lì.
Sostieni il volontariato
Pensi che sia attrezzato per vincere questa sfida?
Ho parlato molto con Teodoro, viene da un ambiente associativo e vive nel suo locale (Ciclismo Olimpico Parigi). Sa cosa significa quando manca una ruota di scorta. Ha lavorato anche per la sicurezza dei giovani in particolare negli allenamenti, ai miei occhi ha una vera credibilità.
Pensi che la FFC non abbia mai lavorato in questa direzione fino ad ora?
Il problema non è Michel Callot, il problema è che lo sport non è stato riformato dai tempi del generale de Gaulle. 50 anni fa fare volontariato era più semplice, oggi un commissario di gara deve presentare una pila di fogli per garantire la sicurezza a un incrocio. C’è una battaglia politica da condurre per sostenere il volontariato, che potrebbe anche riportare i giovani in strutture di club dove l’età media dei dirigenti e dei dirigenti è troppo alta.
Quattro anni fa Cyrille Guimard fallì contro Michel Callot, quali sono le possibilità di successo di Teodoro Bartuccio?
Guimard aveva un curriculum che lo legittimava ma il sistema di voto non gli dava alcuna possibilità. Quando un presidente (Michel Callot nel 2021) viene eletto con il 93% ecco perchè il sistema non funziona più. Non ho mai avuto tra le mani una scheda per eleggere un presidente della FFC, non è normale. Non potremmo fare a meno di questo nuovo metodo di voto che dà più possibilità agli avversari. »
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