Haraldsson, il tiro vincente di Genesio nella vittoria del Lille contro lo Slavia Praga



A 90 o 120 minuti dalla qualificazione alla Champions League a Praga, possibile mercoledì prossimo, Bruno Genesio ha permesso alla sua squadra di prendere il primo posto nella fase a gironi. Se il LOSC è stato salvato due volte da decisioni arbitrali confermate dal VAR, merita il successo all’andata (2-0). “Sono soddisfatto del risultato, Genesio spiegò. Anche il contenuto. Ma, da perfezionisti, avremmo voluto allargare il divario. Perché c’era la possibilità di farlo. »

Il successo dei Mastiffs è stato favorito da un’importante scelta centrale con l’inserimento di Hakon Haraldsson nel ruolo di staffettista, a scapito di Ngal’ayel Mukau, entrato solo nei minuti di recupero (90°).

« Immaginavo che la mia squadra avrebbe avuto il possesso palla »

Bruno Genesio, allenatore del Lille

In assenza di Nabil Bentaleb, convalescente, e di Angel Gomes, protetto dal protocollo per commozione cerebrale in seguito allo shock con un Rémois sabato in L1, ma presente allo Stade du Hainaut martedì, l’allenatore dei Dogues ha favorito l’islandese di 21 anni come lo ha fatto a Reims (2-0) subito dopo aver lasciato per infortunio l’Internazionale inglese dell’Espoirs (12°). « Immaginavo che la mia squadra avrebbe avuto il possesso palla, continuò Genesio. Ho favorito un giocatore più offensivo accanto a Benjamin André in modo da avere più controllo, creatività e movimento. Hakon ha fatto molte corse senza palla. »

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Posizionato un po’ più in alto del suo capitano, il più delle volte da solo davanti alla difesa, anche il centrocampista aveva la partita davanti a sé. Il che talvolta gli ha dato la possibilità di arrivare lanciato davanti alla difesa avversaria. Quest’ultimo non sempre sapeva anticipare le sue percussioni, abituato a praticare marcature individuali su tutto il campo. Ma Haraldsson aveva le gambe, per correre ovunque e soprattutto per dare una mano nel recupero. Per scappare anche dalla sua controparte e partecipare alla costruzione del gioco. Per trasmettergli l’amore per le mongolfiere
Jonathan David che non si è trattenuto e ha aperto le marcature (1-0, 52esimo).

Nonostante i tempi lenti e la mancanza d’aria nel cuore del secondo tempo, Genesio ha voluto mantenere la stessa squadra fino all’89’. “Non ho sentito alcun rallentamento rispetto agli undici iniziali, specifica l’allenatore. I miei giocatori hanno saputo rimanere molto seri e molto pazienti. Abbiamo avuto occasioni nel primo tempo senza però riuscire a segnare. Ma non siamo diventati destrutturati. La squadra sta progredendo. Ma non si fa nulla per la qualificazione in C1. Avremo una seconda dura battaglia in casa. »



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