Dai Campionati Europei Cadetti in Grecia del 2004 alla finale dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 contro gli Stati Uniti, Nicola Batum ha trascorso più di vent’anni con la squadra francese, di cui sedici con la nazionale seniores. Ha così forgiato il miglior record internazionale del basket francese (due medaglie d’argento olimpiche, un titolo europeo, due bronzi mondiali) e lascerà il ricordo di un capitano devoto alla sua selezione e al suo collettivo, spesso decisivi nei momenti chiave, essenziali fin dalla dalla prima all’ultima partita della sua carriera internazionale.
Nel 2009, la squadra francese ha dovuto affrontare un torneo di ripescaggio per sperare di giocare agli Europei. Privati di Tony Parker, i Blues contano sui nuovi volti, a cominciare da Nicolas Batum, scelto per la prima volta da Vincent Collet, per uscire dalla routine. Di fronte all’Italia, l’avversario più duro della competizione, l’ala normanna, scelta l’anno prima dal Portland, si è affermata come sostituto leader. Per la sua quinta selezione e la sua prima partita ufficiale in palio, è enorme in difesa e realizza due azioni di alta classe ai tempi supplementari (80-77 d.C.). Autore di 20 punti e 8 rimbalzi complessivi, si presenta subito come un elemento essenziale della rosa. Rimarrà tale per sedici anni.
Dopo i frustranti Giochi di Londra, conclusi con un pugno nei gioielli di Juan Carlos Navarro alla fine dei quarti di finale, Batum vuole portare i Blues lontano a Euro 2013, a cui partecipa anche Parker, allora in testa. della sua arte. Goffo per gran parte del torneo, alle prese con i tiri dalla distanza, l’esterno dei Blazers, invece, ha svolto un grande lavoro difensivo per tutta la competizione ed è uscito dalla sua area nella finale contro la Lituania: ha segnato 17 gol. punti a zero solo nel primo tempo e ha permesso alla squadra francese di avanzare (80-66) e vincere il primo titolo importante della sua storia.
Con Parker assente, è Batum a guidare la ringiovanita squadra francese alla Coppa del Mondo 2014 in Spagna. Nei quarti di finale, ha realizzato un’impresa clamorosa sconfiggendo il paese ospitante, il favorito in modo schiacciante (65-52), dopo una dimostrazione collettiva in difesa. Battuto sul filo contro i serbi in semifinale (85-90) nonostante una straordinaria partita di Batum (35 punti a 8/12 su tre punti, il suo record), il francese si è ripreso contro la Lituania (95 -93) e ha vinto la medaglia di bronzo grazie ad un’altra azione offensiva XXL della loro ala (27 punti). Con queste ultime due uscite, tra le migliori della sua carriera con la squadra francese, “Batman” viene eletto nella five-type del torneo insieme a Milos Teodosic, Paul Gasol e Kyrie Irving in particolare.
Capitano della squadra francese dal 2018, Batum ha realizzato l’azione più importante della sua carriera nella semifinale dei Giochi di Tokyo, una magistrale ribattuta su Klemen Prepelic a due secondi dalla sirena, senza la quale la Slovenia avrebbe probabilmente eliminato la Francia (90′) -89). Un’azione difensiva che gli somiglia e che potrebbe bastare per riassumere tutta la sua carriera, quella di un giocatore a volte discreto in attacco ma sempre essenziale. « Ho fatto meglio, ho schiacciato, ho fatto canestri sulla sirena, ma è la cosa più bella, ovviamente, per il momento in cui è stata fatta ».assicura. È la narrazione che cambia tutto. » Nel finale i Blues sono vicinissimi all’impresa contro gli Stati Uniti (82-87).
Il giocatore francese più utilizzato ai Giochi di Parigi non è stato Victor Wembanyama ma Nicolas Batum (30,3 minuti a partita), 35 anni e ancora essenziale nel sistema di Vincent Collet. “Glue Guy” (facilitatore del gioco) per eccellenza, ha giocato ancora un ruolo fondamentale nella difficile partita di apertura dei Giochi contro i Brasile (78-66)dove ha segnato 19 punti, contro il Canada ai quarti di finale (82-73) che ha chiuso con 0 punti ma dove è stato eccezionale in difesa, e ancora in finale contro gli Stati Uniti (87-98)dove la sua ultima linea statistica (5 punti, 8 rimbalzi, 4 assist) è lo specchio di quanto spesso ha offerto in azzurro, al servizio del collettivo, costi quel che costi. « Indossare la maglia della nazionale francese è la cosa più bella che mi sia capitata in carriera, gli sarò eternamente grato »dice.
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