Per un’ora e dieci minuti, la durata del secondo set, il pubblico che ha riempito gli spalti del campo centrale del Lindner Family Tennis Center ha creduto di assistere ad uno di quei rari incontri che sfidano ogni aspettativa. In questo secondo set credevano davvero che Varvara Gracheva, una piccola francese la cui fama deve ancora essere costruita negli Stati Uniti, avrebbe sconfitto la numero 1 del mondo, Iga Swiatek.
Eppure è stato un brutto inizio per il 69° mondo. Se è arrivata in campo con un sorriso, ha cambiato rapidamente faccia una volta che Swiatek ha iniziato. Il polacco aveva avvertito che questo ritorno sul cemento dovrebbe essere interpretato come un torneo di preparazione per gli US Open. Durante l’allenamento, ha centrato ogni tiro al 100% con il massimo successo. In meno tempo di quello necessario per scriverlo, aveva inflitto un bagel molto locale a una Gracheva che doveva essersi chiesta il perché con violenza. Saremmo stati su un ring di pugilato, avremmo gettato la spugna. E ci saremmo sbagliati, ovviamente.
Anche se non è stata invitata in questo primo set unilaterale, ha finito per prendere una decisione. Anche se ciò significa perdere, potresti anche farlo in modo rilassato. Senza ulteriori pressioni ha alzato nettamente il suo livello di gioco. Non era ancora troppo visibile, ma Swiatek era disturbata da questa giocatrice che sembrava non avere più paura di lei. E la polacca ha iniziato a commettere errori che nel primo set non aveva commesso. Mentre era in vantaggio per 5-2, ha visto Gracheva rifiutare quattro match point. Nel processo, la francese impallidì. La partita non è stata più la stessa, tra una Swiatek improvvisamente sopraffatta dal nervosismo e una Gracheva tutta rilassata. Salverebbe un quarto match point e spingerebbe il numero 1 del mondo alla partita decisiva.
In questo tie-break ad alta tensione, la Gracheva ha esultato e ha concluso al quinto set point. In quel momento Swiatek era tutt’altro che imperiale.
Ma la forza della polacca è saper recuperare ad una velocità ancora maggiore di quella dei suoi diritti. Un giro in bagno, taccuino in mano per ritrovare la concentrazione, e lei tornò in campo libera dal nervosismo. C’è stata ancora una partita nelle prime quattro partite, quando Gracheva è riuscita a cancellare un primo break. Ma la francese non è riuscita a contrastare il ritrovato entusiasmo di Swiatek che ha concluso alla grande. Sì, si è qualificata per gli ottavi di finale, ma tremava. Gracheva ha meritato l’ovazione del pubblico quando ha lasciato la corte.
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