L’ultima sirena era già suonata. Insensibile alla pressione, Juliette Faure trasforma il suo rigore contro il portiere dell’Esbjerg Amalia Milling e si lancia in una corsa forsennata verso i suoi compagni di squadra e un pubblico bretone estasiato. Il piccolo e poco conosciuto centrocampista (1,64 m, 24 anni; 6/6 tiri e 2 assist) è stato l’eroino di un finale di pomeriggio strepitoso per il Brest, vincitore questo sabato di una delle favorite di questa Champions Lega (33-32) al termine di uno scenario sconcertante. Il BBH conquista la terza vittoria in altrettanti giorni.
Esbjerg, semifinalista delle ultime tre edizioni, ha condotto quasi tutta la partita, dal 3° al 58° minuto, ed è stato avanti fino a sei lunghezze (10-16, 23°). Il BBH era in vantaggio solo all’inizio (1-0, 1°) e alla fine della partita.
I bretoni hanno contenuto piuttosto bene la superstar Henny Reistad, con un’alta difesa, occasionalmente in situazioni individuali rigide. Il norvegese, che ha segnato 25 gol nelle prime due giornate, si è dovuto accontentare di 5 reti. Ma, in assenza della stella del terzino destro Nora Mörk, che ha messo in pausa la sua carriera questa settimana, il centrocampista Michaela Möller ha preso il comando perfettamente (8/10 al tiro) e il Brest ha continuato a inseguire il punteggio (4-8, 10°). .
Il festival di Katharina Filter
Le giocatrici di Raphaëlle Tervel hanno mancato di precisione nei passaggi e nei tiri come Clarisse Mairot (1/6) e hanno sofferto in difesa (10-16, 23; 16-19 all’intervallo). Nella ripresa, tuttavia, hanno messo in difficoltà gli avversari schierando un sistema a più livelli “1-5” con la stella Anna Vyakhireva in posizione avanzata. La loro portiera Katharina Filter ha poi iniziato la sua festa (15 parate al 35%, di cui 10 nel secondo tempo).
Portato da Anna Vyakhireva (5 gol, 3 assist) e Méline Nocandy (4/5 tiri), il Brest è tornato al livello (21-21, 36esimo), ma ogni volta errori individuali gli hanno impedito di passare in vantaggio. Quando Reistad ha concesso a Esbjerg quattro passi indietro, le cose si mettevano male (26-30, 51esimo).
Un timeout di Tervel e una serie enorme di quattro parate di Filter hanno riavviato tutto (30-30, 55esimo). Mentre il Brest si è ritrovato numericamente inferiore dopo l’esclusione temporanea di Vyakhireva (59esimo), Faure, nell’uno contro uno, le ha dato per la prima volta il vantaggio a quaranta secondi dalla fine (32-31, 60esimo). Elin Hansson ha pareggiato sul 32-32, ma Coralie Lassource ha strappato il rigore negli ultimi secondi per un’incredibile vittoria.
Il Brest resta co-leader del durissimo gruppo B insieme al campione in carica Györ, che ha dominato Kristiansand (27-22). Domenica 6 ottobre, durante la 4a giornata, i Finisteriani sfideranno il finalista dello scorso anno, Ludwigsburg (ex Bietigheim), in Germania prima di ospitare il Györ il 13 ottobre.
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