Il calderone olimpico ha rifiutato di accendersi sabato sera, vittima senza dubbio di un problema tecnico, al termine di una terza tappa attraverso le Alpi dell'Alta Provenza che fino a quel momento si era svolta senza intoppi. A Manosque, la nuotatrice Ophélie-Cyrielle Etienne, medaglia di bronzo nella staffetta 4×200 stile libero a Londra nel 2012, ha tentato due volte, senza successo, di accendere il calderone, questo grande anello illuminato ogni sera durante la staffetta della fiamma, che tuttavia aveva preso fuoco senza problemi i giorni precedenti a Marsiglia poi a Tolone.
È stato l'attore Charles Berling ad accendere il calderone venerdì a Tolone il calciatore Didier Drogba, ex stella dell'OM, allo stadio Vélodrome il giorno prima, per la prima giornata della staffetta. Il primo calderone è stato acceso da Jul, la star del rap francese, mercoledì sera a Marsiglia, sul Porto Vecchio, dopo che la fiamma era arrivata dalla Grecia a bordo del tre alberi Belem.
Il passaggio della fiaccola, che durerà fino al 26 luglio a Parigi, si è svolto finora senza incidenti sabato attraverso le Alpi dell'Alta Provenza, un dipartimento rurale e montagnoso dove ha fatto un passaggio notato soprattutto a Sisteron, sul Rocher de la Baume, di fronte alla Durance, nell'ambito di una staffetta collettiva degli alpinisti della Federazione Arrampicata.
Tra le decine di tedofori sabato c'erano molte persone anonime che mantengono vivo lo sport nel loro dipartimento, agenti del servizio civile e persino attivisti della comunità. Tra questi, Martin Namias, alias “Miss Martini”, il suo nome da drag queen, militante per l'inclusione, che ha portato la fiamma a Digne-les-Bains.
Dopo aver percorso i suoi 200 metri appollaiata su tacchi a spillo, indossando una parrucca viola, la signorina Martini ha spiegato alle telecamere della TV francese di voler rappresentare la “I valori unitari dei Giochi Olimpici”.
Parte di Moustiers-Sainte-Marie, passando per Sisteron e quindi Digne-les-Bains, dove è stata trasportata anche dall'ex calciatore Alain Boghossian, campione del mondo 1998, la fiamma si è poi spostata nel piccolo villaggio di Colmars -les-Alpes , poi a Forcalquier, Barcelonnette e infine Manosque. Domenica farà ritorno alle Bouches-du-Rhône, con una sosta a Cassis e un arrivo ad Arles.
In totale, il “fuoco” olimpico passerà per le mani di 10.000 “scout”, in 400 città della Francia, per concludere il suo viaggio sulle rive della Senna e incendiare il calderone durante la cerimonia di apertura dei Giochi di Parigi 2024.
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