Un doppio fallo per concludere in bellezza una prestazione clownesca indegna di un giocatore professionista che lo è solo a intermittenza ormai da diversi anni. Poi qualche bacio ironico rivolto al pubblico, in risposta ai fischi che scendevano dalle tribune della Liberté. Mercoledì, alleApri Blot de Rennesgli spettatori speravano nel tennis, hanno ottenuto Pinder.
Headliner del Breton Challenger, Benoît Paire è stato eliminato (6-1, 6-0) in 37 minuti dal britannico Jacob Fearnley, 164esimo al mondo, al primo turno. Il 35enne francese ha segnato una partita, la terza, poi niente. Un pasticcio di falli fin dai primi colpi di racchetta, scambi quasi nulli, rimbalzi “baduf” a bizzeffe e una disinvoltura che ha finito per infastidire alcuni dei tanti bambini presenti in sala.
“Almeno stiamo parlando dell’Open Blot. Sembra che bene o male, finché c’è pubblicità, va bene”sorride, un po’ giallo, Nicolas Mahut. Il direttore sportivo del torneo ha assistito all’inizio della partita prima di scomparire. “Ho visto quattro partite e ho capito subito che non aveva senso restare troppo a lungoammette. Penso che sarebbe stato meglio, per lui e per il pubblico, se si fosse ritirato. »
“Voleva mettersi alla prova. In effetti, è stata la cosa peggiore da fare perché il pubblico, non sapendolo, è rimasto deluso. Si aspettava di vedere Benoît competitivo o almeno provarci”
Colpito al polso sinistro, Paire, caduto al 263esimo posto del mondo, aveva subito un’infiltrazione qualche giorno fa. Aveva chiesto agli organizzatori di programmarlo il più tardi possibile per dargli la possibilità di poter giocare. “Purtroppo, molto chiaramente, non lo era, dice Mahut. Ovviamente non era ancora in grado di fare il rovescio. » “Pensava che si potesse fare e che avrebbe fatto meno male, ma purtroppo no”conferma Daryl Monfils, l’agente del giocatore francese che mercoledì ha effettuato il suo rovescio a una mano.
“Voleva mettersi alla prova, continua Mahut. In effetti, è stata la cosa peggiore da fare perché il pubblico, non sapendolo, è rimasto deluso. Si aspettava di vedere Benoît competitivo o almeno provarci. Quello che succede è quello che succede: Benoît sminuito che sa che le cose non vanno bene, il pubblico che non lo sa, c’è un divario e sibila. »
Secondo Mahut, Paire, impegnato anche nel doppio, non voleva deludere il compagno di squadra Luca Sanchez. “Come era previsto in entrambi i tavoli oggi (Mercoledì), non sapeva, se si fosse ritirato nel singolare, se avrebbe potuto giocare in doppiospiega il direttore sportivo. Anche a questo livello c’è stato un malinteso. La regola? Questo è a discrezione del medico e del fisioterapista ATP. »
Poche ore dopo la sua pietosa sconfitta in singolare, Benoît Paire è tornato in un breve allegato dell’Open Blot per giocare il suo doppio con Sanchez contro gli inglesi Jones e Willis. Intanto aveva giustamente analizzato la sua prestazione pubblicando, sul suo account X, per tre volte l’emoji: “faccia con lacrime di gioia”.
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