Niente ha potuto resistergli questa settimana. Al termine di una corsa sensazionale che lo ha visto eliminare due membri della top 10 mondiale, compreso il numero 1 Shi Yu Quin in semifinaleAlex Lanier ha completato la sua opera domenica nella finale del Japan Open, torneo della categoria 750, il secondo grado più alto del circuito internazionale.
A Yokohama, il 19enne francese ha vinto contro il taiwanese Chou Tien Chen (21-17, 22-20), che aveva dalla sua la conoscenza di un 34enne numero 10 del mondo, vincitore di oltre 500 partite del World Tour. Ma l’esperienza non ha avuto abbastanza peso di fronte alla passione del normanno, che scrive la sua storia e quella del badminton allo stesso tempo. Dopo 1h09 di partita, è diventato il giocatore più giovane a vincere un torneo Super Series (nome risalente al 1997) nel World Tour.
Pochi europei avevano registrato il proprio nome sulla lista dei premi del Japan Open per trent’anni. Tra loro, solo leggende della disciplina, quindi danesi: Peter Rasmussen, Peter Gade, Viktor Axelsen. Un cerchio in cui si colloca l’exploit del francese. Lanier si è unito a loro giocando a volte in modo irresistibile a badminton, fatto di attacchi taglienti e incredibili colpi di difesa.
In questa finale in cui ha dimostrato la sua potenza fenomenale, ha superato un enorme gap nel primo set, che lo ha visto commettere diversi errori non forzati, al punto da ritrovarsi sotto 10-17. Ma il residente dell’INSEP ha mantenuto la fede, segnando 11 punti di fila per intascare il set contro un Chou improvvisamente indifeso.
Un ingresso nel grande mondo
I taiwanesi hanno condotto anche nel cuore del secondo turno (15-11) ma Lanier non ha mai ceduto nella battaglia psicologica. Di fronte a un avversario che a volte si rifiutava di cambiare volano, il francese ha salvato un volano fisso prima di mettersi in condizione di vincere dopo uno straordinario scambio di 33 colpi. E la prima occasione è stata quella giusta.
Dopo aver abbracciato Kestutis Navickas, il suo allenatore sulla sedia, Lanier è andato a distribuire volani sugli spalti di Yokohama. Sono necessariamente pezzi da collezione perché segnano l’arrivo nel grande mondo di un francese che ha superato i suoi connazionali. In un brutto tricolore dominato per diversi anni dai fratelli Popov, il normanno è stato più lesto a vincere ai massimi livelli di Christo, semifinalista dell’All England a marzo, o di Toma Junior, l’attuale n°1 nazionale, ottavo finalista al le Olimpiadi.
Fino ad allora Lanier aveva vinto un solo torneo del Word Tour (il Canadian Open 2022, all’epoca Super 100) e non era riuscito a qualificarsi per i Giochi di Parigi 2024. Il futuro sembra appartenere a lui.
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